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Attività extrascolastiche per risolvere il disagio

Che la scuola debba intervenire per superare situazioni di insuccesso e di vere e proprie difficoltà di apprendimento è fuori dubbio; tuttavia ricerche recenti hanno evidenziato come il contesto scolastico non sia l’unico, e neppure il più importante, in grado di influire positivamente sulle situazioni di disagio degli alunni.
Le modalità di funzionamento del nucleo familiare sembrano avere in proposito un ruolo decisivo.
A tale conclusione sono pervenuti anche alcuni studiosi dell’università di Padova che hanno condotto una ricerca in tal senso.
I risultati dell’indagine – pubblicata nell’ ultimo numero della rivista "Difficoltà di apprendimento" – confermano alcuni dati già noti ma sfatano anche opinioni molto diffuse ma non scientificamente fondate.
Per esempio  è fuori dubbio che esista una relazione significativa tra il titolo di studio dei genitori e le valutazioni riportate dai bambini a scuola: quanto più il titolo di studio dei genitori è basso, tanto più il bambino ha una prestazione scolastica inferiore agli altri alunni.
Tuttavia sembra non esservi nessuna relazione fra l’insuccesso scolastico e la frequenza con cui i genitori seguono i bambini nei compiti a casa.
Secondo i ricercatori affinché il bambino ottenga prestazioni soddisfacenti a scuola, è necessario non tanto dedicargli molte ore ogni giorno per seguirlo nei compiti, quanto piuttosto sapere come gestire e organizzare il tempo e quali strategie utilizzare per aiutarlo soprattutto se questi presenta difficoltà di apprendimento.
Al contrario è stata riscontrata una relazione significativa fra buoni risultati scolastici e partecipazione ad attività extrascolastiche.
Analizzando i dati raccolti è emerso infatti che i bambini che non frequentano alcuna attività extrascolastica hanno valutazioni scolastiche inferiori rispetto ai bambini che frequentano attività per più di una volta alla settimana.
"L’extrascuola – concludono i ricercatori – sembra dunque offrire delle valide opportunità formative al bambino che possono essere messe in relazione con la riuscita a scuola".

Reginaldo Palermo

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