Attività motoria, arriva l’accordo col Coni. Ed il Miur progetta il liceo ‘sportivo’
Corsi suppletivi di educazione fisica in vista per gli studenti italiani. In particolare per quelli frequentanti la quarta e quinta elementare: l’11 novembre il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ed il presidente del Coni, Gianni Petrucci, dopo le parole poco concilianti di quest’ultimo a seguito del mancato mantenimento del ministero di viale Trastevere degli accordi presi lo scorso anno, hanno sottoscritto a Palazzo Chigi un nuovo protocollo d’intesa per il rilancio dell’attività motoria e sportiva nelle scuole di ogni ordine e grado: il progetto, di durata triennale, prevede che i risultati dell’attività svolta siano monitorati da una commissione mista composta da esperti delle due istituzioni. Previsto anche lo stanziamento complessivo, per il progetto, di 7,5 milioni di euro, 5 da parte del Coni e 2,5 del Miur
L’iniziativa ingloberà anche il progetto `Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria’, sottoscritto a fine 2009, che nel corso del suo primo anno scolastico, il 2009/10, ha coinvolto quasi 220mila alunni iscritti a circa 10mila classi di 20 regioni e 31 province: l’obiettivo rimane quello di incrementare le attività di educazione fisica facendo raggiungere ad alunni e studenti una “buona capacità motoria”.
Sempre in tema di scuola ed educazione fisica, durante la conferenza il ministro Gelmini ha detto di stare seriamente a pensare come introdurre il prima possibile dei corsi liceali incentrati sullo sport. L’idea però non è del primo inquilino del dicastero di viale Trastevere, ma si tratta di una proposta formulata dalla ex campionessa di sci nordico Manuela Di Centa, ora deputata del Pdl. Il ministro ha detto che Di Centa “giustamente ritiene che l’offerta formativa debba essere arricchita con una proposta legata ai licei di indirizzo sportivo dove poter praticare le diverse discipline sportive e l’attività motoria“.
Gelmini ha aggiunto che “su questo stiamo ragionando con la direzione degli ordinamenti” sottolineando che “è un’iniziativa che ci convince e vorremmo portarla avanti“. L’unico dubbio espresso dal ministro dell’Istruzione riguarda i tempi di attuazione del progetto: “spero in risultati entro quest’anno scolastico“.