Attualità

Attività pomeridiane a scuola tutto l’anno, l’idea del Comune di Bologna: da scuola non si fugge, viverla in modo disteso

Da tempo, da più parti, si cerca di percepire la scuola come un luogo diverso, un centro dove i ragazzi possano svilupparsi tutto tondo, instaurare relazioni e non solo imparare nozioni in determinate ore. Da quest’idea nasce, oltre al Piano Estate voluto dal ministro Bianchi, un’iniziativa del Comune di Bologna, che ha aperto un bando, con scadenza 12 ottobre, con l’obiettivo di tenere i cancelli delle scuole aperti tutto l’anno coinvolgendo continuamente gli studenti.

Il Municipio, come riporta La Repubblica, ha stanziato 100mila euro destinati a cooperative e associazioni al fine di organizzare attività pomeridiane per i ragazzi. Per ora si aprirà una fase di sperimentazione: all’iniziativa parteciperanno le medie Farini, il Savena, l’istituto tecnico e professionale Belluzzi-Fioravanti. Se dovesse avere successo sarà estesa anche ad altre scuole.

“Vogliamo riproporre quel modello per tutto l’anno – spiega l’assessore alla scuola Daniele Ara – significa coprire un vuoto, nella fascia dalle 14 alle 17, dare l’idea che la scuola non è solo il banco, non solo un luogo del dovere, ma dove i ragazzi possono sentire proprio e viverlo coltivando passioni”.

Prevenire la formazione di baby gang

L’obiettivo di questo progetto non è solo cambiare la prospettiva con la quale si guarda alla scuola. Si cercherà infatti di combattere il fenomeno delle baby gang, che impazza nelle periferie e che spaventa molti genitori ignari di ciò che fanno i propri figli nelle ore pomeridiane dopo scuola.

La mamma di un membro di una baby gang finita nel mirino delle forze dell’ordine qualche mese fa ha detto con amarezza: “Io non so dove è mio figlio, cosa fa al pomeriggio”.

“Fermare la violenza delle baby gang spetta alle forze dell’ordine. Per noi è doveroso fare prevenzione. È un’età delicata dove è sempre più necessario tenerli d’occhio, perché anche quando sperimentano la loro autonomia devono avere punti di riferimento. Per fare questo va ricostruita una alleanza tra adulti con insegnanti, genitori ed educatori, poi parliamo dei ragazzi. Faccio appello a tutti i dirigenti scolastici, chiedo loro di farsi avanti, al di là di questo bando, per aiutarci ad aprire le scuole al pomeriggio. Se ci sono corsi da pagare noi possiamo intervenire magari sulle rette per i ragazzi in difficoltà economica”, conclude Ara.

Scuola luogo di aggregazione

Michele Tonin, docente di Lettere al Belluzzi, ha in mente la fuga dalle aule quando suona la campanella dell’ultima ora: “Dalla scuola non si dovrebbe fuggire, noi crediamo all’idea che sia sempre più un luogo di aggregazione, un polo culturale per il quartiere, che possa offrire qualcosa di più agli adolescenti. Le difficoltà che vediamo nel post pandemia sono soprattutto al biennio. Sono ragazzi che hanno subito moltissimo le chiusure, meritano di vivere la scuola in modo più disteso”.

Redazione

Articoli recenti

Rapporto scuola-mondo del lavoro: bisogna migliorare la progettualità

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato: “Si mira a creare una…

16/08/2024

Percorsi abilitanti: come si possono frequentare se si deve anche fare lezione?

Mi chiedo se qualcuno/a dei frequentanti i percorsi formativi di abilitazione si sia posto il…

16/08/2024

Dimensionamento scolastico: mega-istituti senza locali adeguati per le riunioni dei collegi dei docenti. Il caso di Lamezia Terme

I piani regionali di dimensionamento delle scuole non sempre hanno tenuto conto di tutte le…

16/08/2024

Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale; quando e come va presentata al fine di sciogliere la riserva

Il 28 giugno 2024 è scaduta la domanda d’inserimento, di conferma o di aggiornamento nelle…

16/08/2024

Le punizioni corporali? Esistono in molte parti del mondo

Se uno studente arriva in ritardo nelle nostre scuole, peggio che gli possa andare è…

16/08/2024

Vannacci: chi ha tratti somatici del Centrafrica non rappresenta gli italiani. A scuola è il 20% degli alunni. Forza Italia: vada casa

L’italiano medio non ha i tratti somatici di un africano: a sostenerlo è Roberto Vannacci,…

16/08/2024