Home Didattica Attività STEAM, cosa sono e come adottare un approccio integrato e multidisciplinare

Attività STEAM, cosa sono e come adottare un approccio integrato e multidisciplinare

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Cosa sono le STEAM? Come insegnare in modo efficace queste discipline? Le STEAM, acronimo che sta per Science Technology Engineering Art Mathematics, sono quelle attività che hanno a che fare con la matematica, l’ingegneria, la tecnologia, l’informatica. Si tratta di ambiti che tendono ad intersecarsi tra loro: per questo per gli insegnanti risulta funzionale adottare un approccio integrato che coniughi gli aspetti teorici e pratici e che permetta agli allievi di crescere anche a livello culturale e sociale. (VAI AL CORSO)

L’aspetto fondamentale dell’approccio educativo alle discipline STEAM è che tutte le discipline vengano affrontate in modo integrato, ma qual è il processo che porta all’integrazione delle materie?

E’ importante creare una connessione esplicita tra le discipline separate, cercando di correlare i temi: ad esempio per chi insegna materie tecniche (come laboratorio di elettronica) è necessario che gli studenti imparino il funzionamento dei sensori elettronici nella materia che prende il nome di TPSEE e l’insegnante di Sistemi Elettronici ricorda ed applica le proprietà dei sensori studiate nella lezione di TPSEE ad esempio per rilevare temperature e pressioni che verranno gestite da un sistema complesso in un processo industriale.

L’annidamento è un concetto importante, ovvero un argomento studiato in una materia viene sviluppato in un altro argomento, ad esempio gli studenti studiano le proprietà di un cristallo piezoelettrico e poi costruiscono un sismografo in laboratorio usando un sensore piezoelettrico.

La multidisciplinarità è il cuore di questo metodo di apprendimento: più docenti, di discipline diverse discutono nelle loro lezioni aspetti diversi su un argomento specifico. Ad esempio un docente di laboratorio potrebbe discutere su come programmare un braccio robot nella sua materia e un altro collega di un’altra disciplina parlerebbe dello stesso braccio robot però dal punto di vista elettronico, mentre il collega di italiano ne farebbe una trattazione sull’approccio etico della robotica che salvaguardi i diritti dei lavoratori.

In un percorso interdisciplinare potrebbero non esserci riferimenti espliciti alle singole discipline e quindi viene a perdersi il concetto di materia, il fulcro è l’argomento, quindi nel flusso di apprendimento si viene a perdere l’evidenza della singola materia, ogni azione svolta dal singolo docente su quell’argomento si unisce e si amalgama in un percorso fluido, i concetti vengono quindi enfatizzati dalle discipline.

L’ultimo passo è sicuramente la transdisciplinarità, ovvero il curriculum dello studente deve prescindere dalle singole materie e deve concentrarsi sulla conoscenza così come appare nel mondo reale, cioè gli studenti devono essere in grado di risolvere problemi reali, ad esempio: in che modo è possibile misurare la quantità di ossigeno nel sangue di un essere umano?

In questo caso gli studenti acquisiscono conoscenze riguardo al flusso sanguigno, alla relazione tra ossigeno ed emoglobina, gestiscono grandezze fisiche diverse, studiano il funzionamento di sensori ad infrarossi, quindi costruiscono un modello ed un simulatore e poi al termine costruiscono un prototipo di un saturimetro e ne analizzano i valori misurati rispetto ad un saturimetro medico certificato.

Tutto ciò è un processo complesso che inevitabilmente deve coinvolgere l’intero consiglio di classe in una progettazione didattica assolutamente diversa, ma sicuramente orientata agli obiettivi.

Il corso

Su questi argomenti il corso Steam, idee di lezione e didattica attiva, a cura di Michele Maffucci, in programma dal 27 giugno.