Siamo tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, il mio primo incontro con te risale alla scuola materna, il tema in quegli anni che aveva più presa su noi bambini era lo sbarco sulla luna e la nostra maestra ci faceva colorare razzi, caschi e tute da astronauti.
La nostra fantasia volava mentre su di te coloravamo, sognando di essere anche noi un giorno astronauti e tu lì sempre paziente, pronto ad accogliere i nostri scarabocchi senza protestare.
Con la scuola elementare arriva un po’ più di complessità e ti presenti sotto un’altra forma: Il libro di letture e il sussidiario.
Grazie a te “libro di lettura” ho iniziato a conoscere tanti personaggi e a vivere tante storie nelle quali mi immergevo con la fantasia che tu mi stimolavi, anche grazie al lavoro della maestra la didattica a supporto dei brani dava struttura e metodo allo studio.
Con te “Sussidiario” ho conosciuto per la prima volta le scienze, la storia, la geografia, la matematica.
Alla scuola media si è aperto il mondo e tu ti sei presentato nella pienezza della tua personalità accogliendo le varie discipline: Grammatica, Antologia, Storia, Geografia, Ed. Civica, Inglese, Ed. Artistica, Ed. Tecnica, Ed. Musicale, Narrativa.
Il tempo trascorreva e senza che io me ne rendesi conto tu svolgevi il lavoro trasferendomi con la mediazione dei docenti il sapere e la conoscenza legata ad esso.
Alla scuola superiore e poi in parte all’Università la nostra conoscenza si è intensificata e tu ancora una volta hai accolto tante altre discipline: Filosofia, Letteratura, Fisica, Diritto, Economia, ecc…
Sentendo in giro però, se devo essere sincero, devo dirti che non sempre di te parlavano bene (quanto costa, a cosa serve, ma questi libri di scuola sono pesanti e via su questo tema).
Era, anzi forse è più corretto dire è, come se tu non valessi niente.
Il sentire comune infatti, non faceva venir fuori la relazione tra il tuo costo e il beneficio ad esso connesso, dal momento che non si è mai capito subito se hai funzionato bene o no. Anch’io, in qualche modo, negli anni della scuola non mi ero mai reso conto di quante persone lavorassero insieme a te per farti diventare quello che ho conosciuto; l’avrei scoperto solo qualche anno più tardi (Editori, Autori, Redattori, Grafici, Multimediali, Studi Editoriali, Disegnatori, Impaginatori, Promotori, Tipografi, Legatorie, Librerie).
Nel tempo anche tu ti sei trasformato aggiungendo alla carta anche il digitale ma la tua efficacia non ha perso mai la sua forza.
Qualche anno dopo il nostro legame sarebbe stato indissolubile avendo io stesso avuto l’opportunità di iniziare a lavorare al tuo fianco.
Questo breve racconto autobiografico ho deciso di condividerlo per raccontare di te a quanti dimenticano o sottovalutano il tuo valore.
Grazie a te “Libro Scolastico” per ciò che mi hai donato e grazie per tutte le volte che donerai a chiunque sarà disposto ad accoglierti e a renderti giustizia per quello che sei.
Michele Badagliacca
È consistente la lista dei danni arrecati al liceo romano Virgilio a seguito dell'occupazione studentesca…
"Prosegue il nostro impegno a favore degli studenti con disabilità. Abbiamo ottenuto in Manovra altri 134…
E’ morto all'ospedale Sant'Anna di Cona (Ferrara) l'insegnante di 43 anni che il 9 dicembre…
Il 18 dicembre, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stato presentato il Piano…
Si parla ancora di occupazioni, in particolare di quella che ha avuto luogo in un…
Non si placa la polemica circa l'annullamento dell'invito, da parte del Comune di Roma, al…