Personale

Atto di indirizzo: valorizzare il middle management ma no all’esonero dall’insegnamento

Il CCNL dovrà provvedere a una adeguata valorizzazione delle funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa, specificando che gli incarichi connessi alle predette funzioni non dovranno comportare l’esonero dall’insegnamento e ulteriori oneri. Lo si legge nell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021 firmato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per il personale del comparto dell’Istruzione e della Ricerca.

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In qualche modo sembra che si intenda andare nella direzione di rafforzare le figure cosiddette di middle management, che potrebbero essere valorizzate anche sul fronte economico (compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente), purché le ore di lavoro siano aggiuntive rispetto al tempo della didattica in classe.

Quale genere di attività?

Di quali attività parliamo? Sempre l’atto di indirizzo chiarisce che si tratterà di attività di supporto agli organi collegiali e di facilitazione rispetto agli obiettivi dell’offerta formativa. A mo’ di esemplificazione viene citato il lavoro dei coordinatori di classe, dei dipartimenti, del coordinatore del Ptof, del tutor dei neo-immessi in ruolo che operano nell’ambito dell’anno di prova, tutte figure di raccordo (da cui il termine middle management) tra la didattica in classe del docente e il lavoro amministrativo del dirigente scolastico.

Le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa – recita il documento a firma Brunetta – rappresentano un insostituibile sostegno per l’autonomia e l’innovazione scolastica, in quanto punti di riferimento e sollecitatori della partecipazione dei docenti al raggiungimento degli obiettivi definiti dal piano dell’offerta formativa.

Nella sezione dedicata agli indirizzi generali del contratto viene anche stabilito che i sistemi di classificazione professionale andranno rivisti, alla luce di soluzioni innovative orientate all’adeguamento dei processi lavorativi e alla valorizzazione delle professionalità necessarie per lo svolgimento delle attività di ricerca, formazione, gestione e trasferimento, in un mutato contesto sempre meno ingessato, ma più dinamico, qualificato e internazionale.

Carla Virzì

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