Il Miur, con nota prot. n. 2725/OF3 del 12 novembre 2002, ha destinato all’attuazione dell’obbligo formativo 30 milioni di euro tratti dai fondi stanziati dalla legge n. 440/97, che si aggiungono ai 201,419 milioni di euro assegnati alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano dal Ministero del Lavoro oltre alle eventuali ulteriori risorse destinate allo scopo dalle regioni.
Ventisette milioni di euro, pari al 90% di detta cifra, sono destinati agli uffici scolastici regionali per il tramite del Centro di Servizio Amministrativo (CSA) ubicato nella città capoluogo di regione e alle province autonome di Trento e Bolzano ed alla regione Valle D’Aosta, secondo un piano di riparto che assegna cifre diverse, con un minimo di euro 43.798 alla Valle D’Aosta e un massimo di 3.546.463 alla Campania (negli approfondimenti i lettori troveranno l’allegato e i riparti delle risorse).
In ciascun ambito territoriale, gli stanziamenti saranno utilizzati secondo le direttive impartite dai direttori generali dei competenti Uffici scolastici regionali, previa intesa con le regioni o gli enti locali da esse delegati
Le risorse per l’attuazione dell’Obbligo Formativo, assegnate a ciascuna Direzione generale, sono destinate alla realizzazione di iniziative per la prevenzione e la lotta al fenomeno della dispersione scolastica e formativa e delle altre misure previste in applicazione del D.P.R. n. 257/2000.
Gli interventi previsti dal piano devono favorire una scelta consapevole dei giovani e delle loro famiglie in modo da offrire agli stessi la conoscenza delle diverse opportunità formative (scuola, formazione professionale e apprendistato) presenti sul territorio, che rispondano meglio alle inclinazioni ed attitudini degli stessi giovani.
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