In occasione delle vicine festività natalizie desidero farvi pervenire una parola di sincera gratitudine e di immutabile speranza.
Una parola di gratitudine: sempre più nelle Scuole pubbliche paritarie italiane si sta consolidando la realtà di una condivisione e di una cor-responsabilità altamente consapevole in ordine alla comune missione educativa. E’ sempre più vivo il desiderio, da parte di tutti i Collaboratori delle Scuole, di andare alle ragioni di fondazione che sostengono la loro attività educativa. Tali ragioni, anche storiche, vengono giustamente individuate come la conditio sine qua non del successo formativo.
E’ – da un certo punto di vista – il messaggio del Natale: attraverso la storia, il mistero di una Presenza educativa si rende attuale, in vista di una Promessa che si compirà, anche per mezzo di “uomini di buona volontà, che Dio ama”.
La mia sincera gratitudine è rivolta a tutti voi che penetrate con sempre maggiore interesse e talvolta non senza sofferenza i molteplici aspetti della vita delle Scuole pubbliche paritarie, vivendone le complesse dinamiche che si intrecciano con le fragilità umane.
Grazie, anzitutto come cittadina, per il vostro impegno responsabile e il vostro interesse a realizzare, insieme, “il vero bene” dei bambini/ragazzi, cuore sano della nostra società malata!
Una parola di speranza: la serietà dell’impegno e dell’alta professionalità pubblicamente riconosciuta alle Scuole pubbliche paritarie cattoliche e di ispirazione cristiana deve consentire di guardare al futuro con ottimismo, nonostante le molteplici nubi che possono addensarsi all’orizzonte della loro attività educativa e formativa.
Anche nubi fosche, come recentemente la dibattuta questione dell’IMU, devono condurle a rafforzare al massimo la linearità di azione che le contraddistingue, la quale inevitabilmente metterà in luce le contraddizioni di un sistema non ancora libero da inibizioni ideologiche.
Essere “pietra di inciampo” salutare per le istituzioni: a questo deve condurre la loro libertà di pensiero, sul modello di una Pietra, di un Segno di Contraddizione ben più universale e originario, a cui solo la speranza può attingere.
E’ il messaggio del Natale: un Bambino, due Genitori, una Famiglia con le sue attese, con la sua proposta di bene per tutta l’umanità.
Auguro di cuore a tutti la serenità e il bene che Lui prepara per ciascuno e per tutti.
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