Sta assumendo i contorni della saga con continui colpi di scena la vicenda del laboratorio informatico conteso tra due istituti superori di Gela, in provincia di Caltanissetta. Negli ultimi tempi la tensione è salita al punto da rendere necessario anche il coinvolgimento della magistratura. Ed ora uno dei contendenti sta conducendo addirittura lo sciopero della fame.
Protagonisti della storia sono l’istituto tecnico industriale di Gela “Emanuele Morselli” ed il liceo scientifico “Elio Vittorini”: il motivo della diatriba deriva dal fatto che gli istituti convivono sotto lo stesso tetto, scambiandosi spesso aule e laboratori. Tra cui quello di informatica, da diversi anni occupato dai liceali.
La dirigente dell’istituto tecnico “Morselli”, Agle Savatta, sembra che ne rivendichi la paternità di diverso tempo. Senza però alcun effetto.
Nei mesi scorsi le richieste si sono fatte sempre più pressanti. Sino a coinvolgere, sembra, pure gli studenti. I quali all’inizio di quest’anno scolastico sarebbero anche passati alle vie di fatto determinando, in alcuni casi, anche degli scontri fisici.
Una circostanza che è costata cara alla preside Savatta, ritenuta dal giudice del Tribunale colpevole di essersi ripresa gli spazi laboratoriali forzando le serrature e di aver “caricato” i suoi studenti al punto di convincerli a cercare lo scontro con quelli dell’istituto limitrofo: così è stata sospesa coattivamente dal servizio per 60 giorni.
Pochi giorni fa è tornata a scuola. Più combattiva di prima. Ha infatti iniziato lo sciopero della fame pur rimanendo in servizio. Ed intende rimanere in questa condizione finché il laboratorio di informatica torni all’assegnazione originaria.
