Troppo spesso e senza che il problema venga evidenziato da nessuno, certi studenti, anche quelli dei licei frequentati dai figli del ceto alto, sono fortemente indisciplinati e dopo una mattinata di scuola lasciano le aule sporche e in uno stato indecoroso. Scritte sulle pareti della classe, sulle sedie e sui banchi, addirittura sulla cattedra sono all’ordine del giorno in moltissime scuole. Si tratta di un fenomeno che sottolinea il disagio dei tempi attuali, una generazione di studenti poco educati al rispetto per gli altri.
Sono numerose le circolari interne che ogni anno scolastico i dirigenti scrivono per ammonire gli studenti, riguardo a comportamenti di scarso rispetto nei confronti dell’ambiente dell’aula in cui passano intere mattinate a svolgere le lezioni. Cartacce buttate per terra, rifiuti lasciati sotto il banco, quasi a voler dire che tanto esistono i collaboratori scolastici che sono pagati per pulire le aule.
C’è da dire che il decoro di una scuola passa anche da come si custodiscono gli spazi comuni, da come si rispettano e salvaguardano gli ambienti scolastici, gli arredi e gli strumenti nell’interesse collettivo. Il mantenere pulita un’aula, i banchi e le sedie che l’arredano è un questione di senso civico che sta alla base del rispetto che una scolaresca deve avere per gli ambienti in cui vive parte della giornata e verso le persone, docenti e personale Ata che lavorano nella scuola. Il collaboratore scolastico merita rispetto e considerazione da parte di tutti i componenti della comunità educante.
Nella declaratoria delle aree del sistema di classificazione del personale Ata del nuovo CCNL scuola 2019-2021, per quanto si riferisce al profilo di collaboratore scolastico è scritto: ” Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni ricevute e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica.
È addetto ai servizi generali della scuola quali, a titolo esemplificativo:
Al fine di rendere effettivo il diritto all’inclusione scolastica, presta ausilio materiale non specialistico agli alunni con disabilità nell’accesso dalle Aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”.
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