Abbiamo parlato dell’iniziativa “Classi senza aule”, della scuola media di Crusinallo, provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, che ha riscosso molta curiosità fra i nostri lettori.
Infatti, dal prossimo settembre, in questa scuola gli alunni non avranno una sola aula in cui attendere i docenti delle varie discipline, ma si sposteranno per recarsi nelle aule dedicate a lettere, matematica, scienze, musica, storia, geografia e tutte le altre materie.
Fra i lettori entusiasmati da questa iniziativa e quelli che invece si sono mostrati scettici, c’è anche una fetta che ha commentato la notizia come: “nella mia scuola da anni è così”.
Infatti, anche se il metodo proposto in Piemonte risulta senz’altro innovativo, in realtà molte scuole adottano da anni simili sistemi, ottenendo dei brillanti risultati.
Come ci segnala il nostro lettore Fabio Cocco, docente di lettere dell’Istituto Comprensivo n°5 di Quartu Sant’Elena.
In questo caso, il progetto si chiama “Rotazioni di classe”, dove i docenti hanno un’aula “tematica”, gli alunni si spostano tra le aule e tutto accade con molta semplicità e spontaneità.
A quanto pare, il sistema viene apprezzato tanto dai docenti, che dagli alunni e le loro famiglie.
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Ecco cosa scrive il prof Cocco in merito al loro progetto, che pare abbia già sviluppato altre idee molto originali.
“Noi però abbiamo fatto anche qualcosa in più: abbiamo introdotto la doppia ricreazione (all’aperto) e abbiamo utilizzato la quota del 20% del monte ore annuo che restituiamo alla didattica il lunedì pomeriggio. Lì ci siamo sbizzarriti: avviamento alla pratica sportiva, con accordi sottoscritti con quattro ASD locali di Basket, Scherma, Pallavolo, Beach Tennis; laboratori di recupero e potenziamento di italiano e matematica; laboratori di recupero e potenziamento di lingua straniera (Inglese, Francese e Spagnolo).
Vi è di più: abbiamo di fatto annullato le ripetenze (meno dello 1%), abbiamo introdotto il recupero delle discipline deficitarie in orario scolastico favorendo la creazione di gruppi classe alternativi a quelli di assegnazione, abbiamo favorito che i docenti utilizzassero sia le proprie conoscenze disciplinari che le proprie competenze extra disciplinari.
Quindi sono nate la giornata del gioco da tavolo (ludoday), aperta anche alle famiglie e agli alunni delle scuole primarie, e la partecipazione a “Monumenti Aperti” in cui gli alunni e le alunne fanno da guida nel Parco Regionale dello Stagno di Molentargius (vasta area umida ricca di specie vegetali e dell’avifauna di particolare importanza come in fenicotteri rosa).
Ovviamente non mancano i Giochi Matematici. Per favorire infine il supporto agli alunni con Bisogni Edicativi Speciali da tre anni abbiamo costituto una ASD di Pesisitica come pratica veicolatrice di competenze legate alla sfera emotiva. Attraverso la nostra società molti alunni e alunne hanno raggiunto ottimi risultati nazionali e anora in questi giorni continuano a recarsi in palestra per allenarsi sotto la guida di una nostra validissimo docente di lettere ed ex campionessa nazionale di pesistica.
In cantiere per il prossimo anno abbiamo un’ulteriore proposta: l’introduzione dei laboratori curricolari a opzione libera (scelti dagli alunni) accanto a quelli di default. La vicenda più incredibile è che tutto ciò accade a costo zero: non un centesimo è chiesto alle famiglie”.
Possiamo dire quindi, che il metodo “americano” è già attivo da anni e che quindi il progetto della scuola media piemontese è solo l’ultimo in ordine temporale.
Ciò non toglie il fatto che tali notizie di organizzazioni didattiche originali, meritano sempre una certa attenzione, perchè, se i risultati sono buoni, non sarebbe un’assurdità fra un po’ di anni proporle su scala nazionale.
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