Aule vuote, studenti poco ascoltati, docenti formati male, ma non sparate sulla scuola [INTERVISTA]

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Ogni giorno, per 200 giorni l’anno, alcuni milioni di bambini, ragazzi, ragazze e adulti entrano in almeno 40mila edifici scolastici (molti di più se mettiamo nel conto anche le scuole non statali): i numeri dicono che la scuola è l’ingranaggio più importante di tutta la “macchina” del nostro sistema sociale.

Nel corso degli ultimi decenni si sono susseguiti molti tentativi finalizzati a migliorare il funzionamento dell’ingranaggio, alcuni sono riusciti, altri sono falliti, di altri non abbiamo neppure dati per poterne giudicare gli esiti.
Certo è in tanti si sentono in diritto/dovere di parlare di scuola e di dire la loro.
E poiché i problemi sono tanti “sparare” sulla scuola e su chi ci lavora con dedizione e impegno è fin troppo facile.
Ma, per fare in modo che le critiche si riducano a lamentele che lasciano il tempo che trovano è indispensabile disporre di dati precisi e di ipotesi di soluzione.
Con il loro libro “Non sparate sulla scuola”, Gianna Fregonara e Orsola Riva, giornaliste del Corriere della Sera, offrono un contributo importante alla conoscenza del nostro sistema scolastico e ci aiutano a individuare possibili interventi per migliorare la nostra scuola che – in ogni caso – ma resta comunque che competitiva con il sistema privato, che in altri Paesi invece ha preso il sopravvento.

Nella nostra intervista parliamo con le due giornaliste e con loro proviamo ad esaminare i problemi più urgenti della nostra scuola