Aumenta del 25 per cento il numero degli iscritti nelle scuole serali

Diversi sono i motivi per iscriversi ai corsi serali, ma il dato fornito dal Miur è inequivocabile: nell’anno scolastico 2016-2017 si è registrato un incremento delle iscrizioni ai corsi per l’istruzione degli adulti pari al 25 per cento rispetto l’anno precedente. 

Si è passati infatti da 182.863 a 229.400 iscrizioni (in termini burocratici si parla di “patti formativi individuali”) alle CPIA (i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti).

Oggi in tutta Italia i CPIA, introdotti nel 2012, sono 126. Si tratta di istituzioni scolastiche autonome, con un proprio organico, in grado di offrire un’offerta formativa strutturata.

Secondo il referente della rete nazionale dei CPIA, scrive La Stampa, questo incremento è dovuto al fatto che gli iscritti “vogliono rimettersi in gioco, che hanno bisogno di riqualificarsi nell’ambito di un certo percorso professionale. O che hanno perso il lavoro. In ogni caso si tratta di studenti estremamente motivati. Parliamo di percorsi che evidentemente rispondono a un bisogno perché gli effetti della crisi economica e i cambiamenti nel mondo del lavoro, si fanno sentire. L’incremento può essere dovuto anche al fatto che dal punto di vista dell’offerta, i CPIA, dopo una prima fase di rodaggio, cominciano a funzionare in modo efficace. Anche se ritengo che il sistema andrebbe potenziato.

 

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Ad ogni iscritto –spiega il referente- viene richiesto una sorta di “bilancio delle competenze” acquisite durante la propria esperienza professionale e non, in modo da potergli riconoscere e accreditare alcuni “saperi”. I percorsi di istruzione sono realizzati per gruppi di livello organizzati in modo da consentire appunto la personalizzazione dell’itinerario”.

». La durata del corso non è uguale per tutti gli studenti e dipende dalle esperienze maturate in passato, mentre la prova finale verrà sostenuta di fronte alla medesima commissione che valuta i ragazzi delle scuole superiori. 

Pasquale Almirante

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