Il decreto sul prezzo dei libri di testo di scuola primaria per il 2013/2014, emanato peraltro il 2 luglio e quindi in grave ritardo rispetto alle consuete scadenze, non piace affatto all’Associazione dei Comuni Italiani che parla di ”situazione divenuta ormai insostenibile”.
Oggetto del contendere è l’aumento dell’ 1,5% rispetto allo scorso anno.
Le spese per i libri di testo della primaria sono ormai a quasi totale carico dei Comuni, in quanto i contributi che arrivano dallo Stato sono fermi
addirittura al 1986.
Già da tempo, su questo capitolo di spesa, è in atto un serrato confronto fra Enti Locali e Governo ma finora non sono state trovate soluzioni concrete.
Per questa voce i Comuni italiani spendono non meno di 80 milioni all’anno in quanto i libri di testo devono essere forniti gratuitamente a tutti gli alunni, compresi quelli che frequentano le scuole paritarie.
Come è accaduto negli ultimi anni anche per il 2013 non è ancora prevista nel bilancio statale la somma da trasferire agli Enti Locali per i libri della fascia dell’obbligo e si attende quindi la prossima manovra finanziaria per risolvere, almeno in parte, il problema.
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