Sempre più studenti italiani, al quarto anno di istruzione secondaria di secondo grado, vanno studiare all’estero. Secondo i dati di Intercultura circa un 15% in più rispetto al 2019, l’anno del Covid, mentre stanno per concludersi, il 10 novembre, le adesioni per il bando dell’estate del 2022.
Alti i costi, se non si ha la borsa di studio, intorno agli 11 ma anche ai 17 mila euro. L’Europa è la destinazione preferita dal 64% dei ragazzi, poi il Nord America, per quasi il 25%, e l’America latina con oltre il 10%.
E ancora, secondo i dati di Intercultura, oltre il 49% degli studenti parte per un anno e al ritorno vengono valutati dai prof con il livello raggiunto all’estero e nel caso di carenze si attivano i recuperi. In ogni caso per i docenti l’esperienza dei ragazzi all’estero è giudicata molto positivamente.
“Si tratta infatti di un arricchimento – spiegano da Intercultura – non di una fuga all’estero” tanto che il 70% degli ex partecipanti è laureato e, tra questi, il 16% ha anche un master-post laurea e il 6% ha conseguito un dottorato di ricerca. Un ulteriore 20% sta studiando per conseguire una laurea. Quindi si arriva a un 90% di laureati. Un ottimo risultato, a quanto è dato capire, anche se a poterne usufruire, in mancanza di una borsa di studio, sono sempre i figli delle classi più abbienti.
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