Dopo la “Garanzia per i giovani” arriva la nuova proposta della Commissione Ue per combattere la disoccupazione giovanile: l’ ufficio di collocamento europeo, EURES, che dal 1993 mette in contatto domanda e offerta di lavoro in tutta Europa, verrà rafforzato, ampliando le possibilità per chi cerca occupazione ed è disposto a trasferirsi all’estero.
Al momento, EURES funziona molto su base volontaristica: non c’è nessun obbligo per gli Stati di fargli conoscere i propri posti vacanti. Con le nuove regole invece ci sarà una cooperazione molto più strutturata tra uffici di collocamento nazionali e Commissione Ue, che si farà coordinatore del network che vorrebbe aumentare la sua storia di successi e dare lavoro a molte più persone di quelle che aiuta oggi.
”Per oltre 20 anni EURES ha aiutato chi cerca lavoro a trovare un’offerta, attraverso il suo portale e la sua rete di 850 consiglieri in tutta la Ue, riuscendo a trovare impiego a circa 150.000 persone all’anno”, ha detto il commissario all’occupazione Lazlo Andor, che ha voluto la riforma del servizio per ampliare il mercato del lavoro europeo.
EURES sarà così in grado di aumentare la presenza di annunci, perché includerà anche quelli dei privati, finora esclusi, e creerà un database di CV che saranno costantemente scannerizzati per accoppiarli alle offerte di lavoro che via via giungeranno.
Inoltre, EURES aiuterà anche fornendo consulenza a chi ha trovato lavoro all’estero, e alle aziende che vogliano assumere stranieri. (Ansa)
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