In Veneto, il 4,2% degli studenti presenta disabilità, pari a 22.000 alunni su un totale di oltre 549.000 iscritti nelle scuole statali della regione. Lo rivelano i dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, evidenziando un incremento dello 0,4% rispetto all’anno scorso, segno di un’attenzione crescente verso l’inclusione scolastica.
La vera sfida riguarda la necessità di sostegno: l’80% degli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia necessita di un affiancamento elevato o molto elevato, percentuale che si riduce al 57,1% nella primaria, al 45,1% nella secondaria di primo grado e risale al 50,7% nella secondaria di secondo grado. “Solo un accompagnamento continuo può migliorare autonomia e competenze”, sottolinea al Corriere Lorena De Faveri, referente per il sostegno presso l’Istituto comprensivo di Mestre.
Tuttavia, la gestione delle risorse rimane problematica. A settembre, una forte richiesta di docenti di sostegno ha generato tensioni tra le scuole e l’Ufficio scolastico regionale. “Le richieste sono state ridimensionate, costringendo le scuole a scegliere a chi assegnare ore di sostegno, spesso a scapito degli studenti con maggiori necessità”, denuncia Sandra Biolo della Cisl Scuola Veneto. Questa situazione colpisce soprattutto le famiglie meno consapevoli dei propri diritti, spesso straniere o con difficoltà linguistiche.
La distribuzione degli alunni con disabilità varia a seconda del grado scolastico: il 3,4% si trova nella scuola dell’infanzia, il 5,2% nella primaria e nella secondaria di primo grado, e il 2,7% nella secondaria di secondo grado. A livello provinciale, Vicenza, Verona e Rovigo superano il 6% di studenti con disabilità nelle scuole medie, mostrando un’incidenza superiore alla media regionale.
A intervenire anche Marco Bussetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che sottolinea il ruolo della scuola veneta nel promuovere inclusione e accoglienza: “La scuola forma cittadini responsabili e consapevoli, essenziali per costruire una società inclusiva”.