Complessivamente, dall’inizio dell’anno sono stati registrati 650 casi di morbillo, segnando un aumento dopo il calo avuto nel 2015, e 27 di rosolia, come segnala il bollettino Morbillo e Rosolia news dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Sulla base dei dati, emerge che l’85% circa dei casi proviene da sole sei Regioni: Campania, Lombardia, Calabria, Emilia-Romagna, Sicilia, e Lazio. La Calabria è quella che ha riportato il tasso d’incidenza più elevato (3,8 casi/100.000 abitanti), seguita dalla Campania (2,6 casi su 100mila abitanti) e l’Emilia-Romagna (1,7 su 100mila). Per quanto riguarda il morbillo, dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 4.862 casi, di cui 2.258 nel 2013, 1.696 nel 2014, 258 nel 2015 e 650 nel 2016.
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Nel 2016 il morbillo, scrive l’agenzia Ansa, ha colpito soprattutto giovani, con un’età media di 18 anni, mentre il 27% dei casi è stato in bambini sotto i 5 anni.
Nel 44% dei casi ci sono state delle complicanze, come stomatite, diarrea, polmonite, otite, epatite, insufficienza respiratoria, encefalite, convulsioni. Nel caso della rosolia, dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 142 casi, di cui 65 nel 2013, 26 nel 2014, 24 nel 2015 e 27 nel 2016.
Dall’1 settembre 2015 al 31 agosto 2016, sono stati segnalati 2.266 casi di morbillo in 30 Paesi dell’Unione europea e l’Area economica europea. Oltre all’Italia (647 casi), anche la Romania (554), il Regno Unito (475), e la Germania (241), hanno segnalato un numero elevato di casi. La Romania è quella con il tasso di incidenza più elevato (27,9/milione di abitanti), seguita da Italia (10,2/milione) e Irlanda (8,9/milione). Attualmente ci sono epidemie di morbillo in Danimarca, Romania e Regno Unito.