L’avvento di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale o il cloud computing, stanno contribuendo come è noto alla crescita dell’eLearning che sarebbe cresciuto in pochi anni oltre il 900%, complice pure la la pandemia da Coronavirus, entro il 2026 si prevede una crescita dell’11% dell’uso dell’aula virtuale, cioè la modalità, ormai sperimentata della didattica sincrona e collaborativa che consente la partecipazione attiva degli studenti, creando un ambiente simile ad una classe fisica.
Per gli esperti dunque il mercato europeo dell’eLearning è destinato a crescere di 24,23 miliardi di dollari nel medio, mentre nell’anno appena trascorso, il 2023, il 30% degli utenti Internet dell’UE di età compresa tra 16 e 74 anni ha dichiarato di aver seguito un corso online o di aver utilizzato materiale didattico online nei tre mesi precedenti l’indagine. Si tratta di un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2022 (28%).
L’Olanda, fra tutti i membri Ue, avrebbe la percentuale più alta (54%) di utenti Internet che frequentano un corso online o utilizzano materiale didattico online, seguiti da Finlandia (53%), Svezia (48%), Spagna (47%) ed Estonia (45%).
All’estremità opposta della scala, seguire corsi online o utilizzare materiale didattico online non era molto comune in Romania (10%), Cipro (16%), Bulgaria e Grecia (entrambi 17%) e Polonia (18%). In generale, la partecipazione all’istruzione online nel 2023 è aumentata rispetto al 2022.
La percentuale di persone che frequentano corsi online o utilizzano materiale didattico online è aumentata nella maggior parte dei Paesi dell’UE, con l’aumento maggiore registrato in Olanda (+12%), Svezia (+7%) e Malta, Estonia e Croazia (tutti e tre +5%). Diminuzioni sono state osservate in Grecia (-12%), Cipro (-5%), Austria e Slovenia (entrambi -2%).
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