L’idea ministeriale di riforma del reclutamento dei docenti non intende mutare solo le modalità di accesso alla professione: nei giorni scorsi, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato ai sindacati, attraverso delle slide, che avrebbe intenzione di legare gli aumenti di stipendio, in particolare i cosiddetti “scatti stipendiali“, all’effettiva formazione in servizio degli insegnanti. La Tecnica della Scuola chiede ai propri lettori se sono d’accordo o meno sulla proposta, sulla quale i sindacati hanno già espresso diversi dubbi.
Una proposta, quella presentata dal ministro Patrizio Bianchi, che non avrà vita facile, come spiega il nostro vice direttore Reginaldo Palermo:
“Le avvisaglie si sono viste fin dalle prime ore – dichiara il nostro vice direttore – e alla comprensibile protesta delle organizzazioni sindacali che dicono che, reclutamento a parte, tutto il resto è materia contrattuale e non può essere regolato per decreto, si aggiunge anche il malumore delle forze politiche che vedono sempre più esautorato il ruolo del Parlamento”.
Ma qual è il parere dei lettori della Tecnica della Scuola al riguardo? Li invitiamo, attraverso il nostro sondaggio, ad esprimersi.
La riduzione di quasi 8.000 unità di personale Ata dal prossimo mese di settembre, praticamente…
C’è soddisfazione, da parte sindacale, sull’esito dello sciopero del 31 ottobre scorso.Un po’ tutti rilevano…
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…