Oggi, 15 novembre, è in corso a Roma, a “Roma Eventi – Piazza di Spagna”, Via Alibert 5A, nelle sale Fellini e Raffaello, il VI Convegno Anp, Associazione Nazionale Presidi, dal titolo: “Orientare e orientarsi, come cambia la scuola nell’era dell’intelligenza artificiale”.
Il convegno ha come temi principali l’orientamento, la transizione digitale e le tecnologie a scuola. Ad intervenire, alle ore 15,00, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ecco le sue parole: “Ho trovato in voi una grande condivisione di ideali e il dialogo per quanto riguarda il docente tutor e la riforma dell’istruzione tecnico professionale, una riforma in cui credo molto. Partiamo da una notizia buona: i dirigenti scolastici sono inclusi nei nuovi rinnovi contrattuali finanziati dalla Legge di Bilancio. In vista del rinnovo gli aumenti si estenderanno anche ai dirigenti scolastici”.
“Si tratta di un tema su cui mi sono molto speso. Avevo messo al primo posto la richiesta di un finanziamento importante per gli aumenti stipendiali del personale della scuola. Lo stanziamento previsto è certamente significativo. Insieme con la riduzione del cuneo fiscale per molti lavoratori della scuola sarà un passo importante”.
“La seconda notizia è che ho parlato con NoiPa: anche i dirigenti scolastici saranno destinatari di quell’anticipo contrattuale che daremo ai lavoratori dell’amministrazione statale a dicembre. Vi fornisco alcune cifre, ancora da prendere con le pinze: dovrebbe oscillare intorno ai 1500 euro. Come sapete ho inviato mesi fa alla funzione pubblica l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto 2019/2021. Tutto questo si aggiunge al primo contratto collettivo nazionale integrativo, senza le illogiche differenziazioni territoriali del regime precedente”.
“Riformare la scuola italiana significa mobilitare tutte le migliori energie ed essere aperti ai contributi positivi e modernizzatori di tutte le forze che hanno un interesse vero al miglioramento della scuola. Con Anp il rapporto è sempre stato di grande dialogo. Lancio proprio a voi un appello a dialogare e costruire insieme i prossimi percorsi. La filosofia del Ministero sta nel valorizzare la persona dello studente senza disgiungersi dal ridare autorevolezza e rispetto a chi nella scuola opera. Sento parlare di una fuga dalla scuola. Dobbiamo mettercela tutta per una rivoluzione innanzitutto culturale e sociale: dobbiamo mettere al centro della società tutte le figure che lavorano nella scuola, la scuola è il futuro del nostro Paese”.
“E, sui piccoli gesti di attenzione come le azioni relative al welfare scolastico: io non mai visto in un Paese che crede in rapporti forti e relazioni positive tra Governo e personale definire una mancia o un insulto misure di welfare che tendono a far vivere meglio i lavoratori della scuola. La porta del Ministero è sempre aperta per tutti coloro che hanno voglia di dare una mano, di confrontarsi, di fare insieme passaggi decisivi per costruire un grande sistema scolastico”, ha concluso.
I lavori si concluderanno con la tavola rotonda “Il Paese investe abbastanza sulla scuola?”, moderata dal Presidente ANP Antonello Giannelli alla quale parteciperanno i Rappresentanti delle diverse forze parlamentari: Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Valentina Grippo, Vicepresidente VII Commissione Camera dei Deputati Azione, Tiziana Nisini, Vicepresidente XI Commissione Camera dei Deputati, Lega Salvini Premier, Valentina Aprea, Responsabile Dipartimento Istruzione, Forza Italia, Giorgia Latini, Componente VII Commissione Camera dei Deputati, Lega Salvini Premier, Irene Manzi, Componente VII Commissione Camera dei Deputati, Partito Democratico, Anna Laura Orrico, Componente VII Commissione Camera dei Deputati, Movimento 5Stelle.
Per il 50 per cento degli insegnanti gli aumenti previsti in busta paga da gennaio 2024 non sono sufficienti: per molti l’inflazione rimane comunque alta, e i 200 euro in più (derivanti da saldi e anticipi contrattuali, più dagli sgravi fiscali), vengono accolti con scetticismo, perchè non farebbero la differenza né colmerebbero il gap rispetto agli altri Paesi. I dirigenti scolastici, invece, credono che si tratti di una notizia positiva. Le indicazioni arrivano da un sondaggio nazionale realizzato dalla testata giornalistica specializzata La Tecnica della Scuola, che ha coinvolto oltre mille lettori.
Sempre oggi, alle ore 13.00, il Ministro Valditara e il Presidente della Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno hanno firmato il Protocollo d’intesa fra il Ministero e la Fondazione Banco Alimentare Onlus “Educazione al valore del cibo per una cultura del recupero alimentare, nelle Istituzioni scolastiche”, presso la Fondazione Vasilij Grossman in via Inganni 12 a Milano.
Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere, riportate da La Presse: “Questo è uno dei protocolli che ho firmato con più grande entusiasmo, perché educa la condivisione, la gratuità, la carità, un valore, quello della carità che deve essere riscoperto, che fra l’altro si coniuga molto bene con quello della solidarietà. Far entrare nelle scuole, da una parte la lotta allo spreco alimentare e l’educazione alimentare, dall’altra però anche l’idea della carità verso l’altro, cioè il condividere il cibo con l’altro”.
“È molto bella anche l’iniziativa di sabato, io invito tanti giovani e non giovani ad andare a questa iniziativa, a frequentarla, a realizzarla, perché condividere una parte della propria spesa a favore di chi non può e di chi non ha credo che sia un gesto molto nobile e molto bello”, ha proseguito il ministro che ha concluso: “Dobbiamo rimettere nella nostra società al centro la persona e partiamo dalla scuola costituzionale, riaffermare la cultura del rispetto e perché no, affermare proprio anche questo spirito caritatevole che appartiene alla nostra tradizione, alla nostra cultura”.
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