Al termine di un vertice durato fino all’alba del 24 aprile, i sindacati ed il ministro Bussetti hanno trovato l’accordo e firmato un’intesa: più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale, per garantire stipendi adeguati agli insegnanti e soluzioni mirate per il precariato: chi insegna da più di 36 mesi avrà percorsi dedicati per l’immissione in ruolo.
Anche per gli ATA dovrebbero arrivare miglioramenti contrattuali, dai collaboratori scolastici agli assistenti amministrativi che negli ultimi anni hanno svolto il ruolo di Dsga come facenti funzione.
Il testo presenta anche una piccola parte relativa ai dirigenti scolastici, anche se a parere dell’Anp, “nulla si dice dei problemi dei dirigenti scolastici,a cominciare dalla rilevazione delle impronte digitali che il ministro Bongiorno vorrebbe introdurre a scuola solo per i presidi. Confidiamo nel buonsenso del Miur per recedere da una misura che ci sembra fuori luogo”, dichiara Mario Rusconi, del consiglio Nazionale ANP.
“L’accordo sulla scuola è un passo avanti importante. Nei mesi scorsi ho scritto che ‘i percorsi abilitanti ci saranno’ e che il ministero stava approfondendo la questione precari nel suo insieme prima di prendere decisioni definitive. L’intesa con i sindacati, che ora sarà sviluppata ai tavoli tecnici, va in tale direzione e di questo ringrazio il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti”. E’ il commento del presidente della commissione istruzione al Senato Mario Pittoni della Lega.
Per il momento, a quanto pare, lo sciopero del 17 maggio dovrebbe essere sospeso, anche se nei prossimi giorni ne sapremo di più con i sindacati che a freddo valuteranno le azioni da intraprendere alla luce dell’intesa appena firmata con Bussetti, alla presenza del premier Giuseppe Conte.
“Ringrazio il Presidente Giuseppe Conte per il supporto dato alla trattativa. E ringrazio i Sindacati: insieme stiamo lavorando per il bene della scuola”, ha dichiarato Busetti sulla propria pagina Facebook.
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