Per i pediatri il numero dei bambini che “somatizzano” è in forte aumento, tanto da essere diventato ormai una vera emergenza.
I bambini con disturbo funzionale su base psico-relazionale rappresentano infatti circa il 10% di tutte le richieste di assistenza sanitaria nella fascia da 0 a 14 anni. Spesso questo tipo di disagio non è evidente, ma viene mascherato da una serie di sintomi – come mal di pancia, mal di testa, ansia, difficoltà a respirare – che rientrano nella definizione di disturbo somatomorfo.
Si ritiene che l’incremento di tale disturbo nei bambini sia collegato ai cambiamenti profondi avvenuti nella società contemporanea, allo scollamento delle reti sociali, alla modifica delle strutture familiari che hanno visto crescere il numero dei figli unici. Sono in gran parte bambini che presentano difficoltà a fronteggiare le emozioni o non riescono direttamente a riconoscerle e non sono aiutati da relazioni familiari in grado di confrontarsi con questo disagio.
Nella pratica, possono avere difficoltà di espressione verbale o difficoltà relazionale, oppure avere problemi legati all’ansia indotta dalla famiglia o dal contesto sociale. Si tratta dunque di una casistica molto diversificata
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