In arrivo un sostanzioso aumento per i dirigenti scolastici, i sindacati saranno convocati il prossimo 8 luglio per siglare il sostanzioso aumento.
L’incremento stipendiale é quantificabile complessivamente in 540 euro netti mensili, frutto dell’equiparazione della dirigenza scolastica con la dirigenza nella PA.
Mentre per i Dirigenti Scolastici, si ricorda che i sindacati proclamarono lo sciopero del 17 anche per loro, si ottengono notevoli risultati; per i docenti invece i risultati sono nulli o tendenti allo zero sia per quanto riguarda le assunzioni, sia per i sistemi di reclutamento, sia per le condizioni di lavoro, sia per i rapporti con i DS e soprattutto per le retribuzioni che restano drammaticamente le più basse in Europa.
Sugli insegnanti si fa la lesina da decenni ormai, veri e propri bancomat dello Stato, sono stati quelli che più degli altri lavoratori hanno pagato la crisi economica con blocchi di progressione stipendiale e di contratto, gli insegnanti con il trucco dell’organico di diritto e di fatto non si assumono in ruolo se non dopo decenni di precariato e con bassi stipendi, una insegnante di scuola primaria con 15 anni di servizio ha uno stipendio al netto appena di 1500 euro al mese e se monoreddito arriva a stento a fine del mese.
Via i D.S. dai sindacati, le OO.SS. devono rappresentare solo i docenti e gli Ata non la loro controparte.
Nello sciopero del 17 maggio, se lo avessimo fatto e non fosse stato ritirato dai Sindacati, dopo aver avuto assicurazioni anche su questo sostanzioso aumento, che ora in piena estate si concretizza in 540 euro netti, avremmo scioperato anche per i DS, una trattenuta per l’aumento di stipendio dei Dirigenti padroni che in caso di sciopero fanno di tutto per ostacolarci e non hanno nessuna consapevolezza e/o rispetto dei nostri diritti contrattuali.
Libero Tassella
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