Il Sottosegretario Faraone annuncia a mezzo stampa un finanziamento di 140 milioni di euro sulla scuola. Nell’ultimo anno il Fondo MOF ha raggiunto circa i 643 milioni di euro a fronte di 1 miliardo e 389,21 milioni di dotazione iniziale, con una riduzione di oltre il 50%. All’interno del MOF, il fondo 440/97 è passato dai 345.6 milioni di euro del 1999 ai 78 milioni del 2013 ed è stato tagliato ulteriormente all’interno della legge di stabilità votata dal Governo Renzi lo scorso dicembre, così come denunciato dall’Unione degli Studenti prima del voto.
“Non comprendiamo l’atteggiamento schizofrenico del Governo, che nella legge di stabilità non ha finanziato il MOF ed ha anzi ridotto ulteriormente il fondo 440/97, ed ora al contrario annuncia con grandi titoli la volontà di rifinanziare i fondi ordinari.” – afferma Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti – “I finanziamenti sull’ordinarietà sono necessari ed abbiamo più volte intimato il Governo a considerarli prioritari per il benessere delle nostre scuole. Oggi le conseguenze dei tagli rendono difficile la gestione ordinaria degli istituti: classi accorpate e trasformate in pollai non a norma; insegnamenti ridotti; aumento dei “contributi volontari” delle famiglie, spacciati come obbligatori ed oggi indispensabili alle scuole per garantire l’offerta formativa e le spese contingenti come cancelleria, sanitari, fotocopie”.
“Pretendiamo certezze ed un impegno politico serio da parte del Governo” – continua l’UdS – “che ad oggi ci pare confuso sulle priorità.
I finanziamenti promessi non sono bastevoli rispetto alle necessità ed ai tagli perpetrati negli ultimi anni. Il finanziamento, infatti, se è vero, così come dichiara furbescamente il sottosegretario Faraone, che raddoppierebbe la dotazione attuale, sarebbe comunque molto ridotto rispetto alla dotazione iniziale di circa 345.6 milioni di euro per la 440/97 e di 1 miliardo e 389,21 milioni per il MOF”.
“Non possono pensare di ingannare noi studenti con la buona notizia di un finanziamento, da anni richiesto e quantomai necessario, per far passare una delle proposte che più è stata osteggiata dalle piazze studentesche degli ultimi anni: l’idea di una distribuzione meritocratica dei finanziamenti MOF, inserita all’interno delle linee guida de “La Buona Scuola”, e fortemente legata ai meccanismi di valutazione ed autovalutazione delle scuole.” – conclude Lampis – “Non possiamo accettare di essere presi in giro in questo modo dal Governo, con la tecnica del bastone e della carota, finalizzata a rendere fattivi i propositi presenti nelle linee guida ancor prima che “La Buona Scuola” incominci qualsiasi iter parlamentare.
Pretendiamo un confronto democratico reale e non solo retorica ed estetica della democrazia. Continueremo anche durante la Primavera la nostra protesta affinché sia ritirata la Buona Scuola e si proceda invece alla discussione della proposta della LIP, appoggiata da noi studenti e discussa in queste settimane in ogni scuola del Paese”.
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