Secondo ‘Il Sole 24 ore’ Natale arriverà già a novembre per 1,2 milioni di lavoratori della scuola e proseguirà fino all’inizio del nuovo anno. Il quotidiano parla di 200 euro in più al mese per loro e va a snocciolare gli aumenti.
Si va dagli aumenti previsti dal rinnovo contrattuale 2019-21 al taglio del cuneo fiscale già esistente e confermato in manovra, dall’accorpamento delle prime due aliquote Irpef atteso per gennaio all’anticipo sul prossimo Ccnl 2022/24 approvato in Cdm.
Sempre secondo ‘Il Sole 24 ore’ i primi aumenti arriveranno tra novembre e dicembre con l’arrivo della seconda tranche del contratto 2019-21 sottoscritto a luglio (andrà ratificato probabilmente a novembre). Dopo i 101 euro di incremento medi dello scorso anno, si aggiungerà adesso la parte residua di circa 20 euro che porterà l’aumento complessivo a circa 124 euro.
Entro fine anno è poi atteso l’anticipo del nuovo Ccnl con il 40% destinato alla scuola dei due miliardi stanziati con la manovra 2024. Degli 800 milioni, i docenti avranno circa 800-900 euro in media, circa 70 euro al mese (per i prof anziani si arriva fino a un centinaio di euro al mese).
C’è poi il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, finanziato con circa 10 miliardi. L’attuale versione riguarda soprattutto i redditi fino a 25mila e 35mila euro. A questo si somma la riforma delle aliquote Irpef con accorpamento delle prime due fasce reddituali che passano al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro l’anno. Considerando la contemporanea applicazione della riduzione del cuneo fiscale-contributivo e della nuova aliquota Irpef, si rafforzeranno le buste paga dei lavoratori con circa 110 euro al mese.