Il sistema scolastico anglosassone, oramai da un biennio, risulta sottoposto a continui stress tecnici ed organizzativi legati a scioperi ed alla più generale qualità della didattica erogata, ampiamente apprezzabile per le discipline strategiche e di base – per le quali (ad esempio abilità di lettura, scrittura e comprensione del testo) i giovani anglosassoni si confermano tra i primi posti a livello globale – ma decisamente sempre più carente per le attività laboratoriali od extra-curriculari per via dei tagli continui alle quali queste sono sottoposte sin dell’evo COVID-19.
Segue poi, non per importanza, la patologia cronica a cui sono soggetti i sistemi scolastici più nel complesso europei: scarso ricambio generazionale per i tagli continui e per le limitate possibilità di carriera – e conseguente remunerazione – del corpo docente, il quale in casi estremi e particolari – come il Regno Unito – si vede costretto ad una mobilità addirittura tra nazioni. Le recenti proteste hanno paralizzato il sistema scolastico causando la chiusura – seppur temporanea – di numerosi plessi, specie quelli siti nelle aree rurali, causando proporzionalmente un aumento dei livelli di dispersione nelle aree in oggetto. Il recente accordo tra sindacati – voce e spada dei docenti – e il Ministero dell’Istruzione prima scozzese e solo in seguito britannico ha momentaneamente sospeso le ostilità per via dell’aumento e ridimensionamento positivo delle retribuzioni pari ad un netto del +7 % circa come da richiesta del corpo docenti.
I leader del Consiglio avevano precedentemente concordato un’offerta modificata, con la promessa che sarebbe stata retrodatata ad aprile per tutto il personale e non solo per una parte dello stesso. Cosla, portavoce del Ministero dell’Istruzione centrale, ha affermato che ciò è dovuto a un ulteriore “finanziamento una tantum” di 17,2 milioni di sterline da parte del governo scozzese e ha esortato Unison a annullare lo sciopero.
Quest’ultimo si riunirà in votazione a breve. I suoi membri nelle scuole e negli asili nido – compresi i bidelli e il personale della ristorazione – sono stati coinvolti in azioni sindacali da settembre scorso. Ora viene loro consigliato di accettare l’offerta, con Unison che afferma di aver concordato la promessa di altri 100 milioni di sterline per i lavoratori del governo locale. I sindacati Unite e GMB avevano già votato per accettare la precedente offerta salariale, mentre Unison aveva sostenuto che un accordo migliore sarebbe stato raggiungibili anche se con ulteriori sforzi. L’offerta modificata significherebbe comunque che il personale meno retribuito otterrebbe un aumento di circa 2.000 sterline (2305 Euro) mentre gli altri otterrebbero un aumento di almeno il 5,5% (dati da intendersi sempre a livello annuo).
I leader della Camera dei Comuni hanno anche concordato di aumentare i salari dei lavoratori meno retribuiti a 15 sterline l’ora entro il 2026, se possibile. “L’impegno a garantire una retribuzione minima di 15 sterline l’ora per tutti i dipendenti delle amministrazioni locali entro aprile 2026 contribuirà notevolmente ad affrontare il problema delle basse retribuzioni in tutto il settore. Retrodatare l’intera offerta ad aprile di quest’anno vedrà un miglioramento per quattro lavoratori governativi locali su 10.” I membri del sindacato Unison hanno preso parte a uno sciopero di tre giorni a settembre che ha visto chiudere centinaia di scuole in 24 delle 32 aree comunali del paese. All’inizio di questa settimana il sindacato ha affermato che “imporre” l’offerta retributiva rifiutata dai suoi membri avrebbe intensificato la controversia.
Tuttavia, si ipotizza che l’offerta modificata rappresenti un miglioramento significativo. Il personale avrebbe dovuto ricevere l’aumento annuale di stipendio ad aprile scorso, ma l’aumento è stato ritardato perché non è stato raggiunto un accordo effettivo. Resta inteso che i consigli avvieranno i processi necessari per garantire che il personale riceva i fondi promessi extra entro Natale, presupponendo che i membri di Unison ora accettino l’accordo a livello definitivo. Sia il GMB che Unite hanno affermato che i loro membri desiderano ottenere rapidamente i loro aumenti per via dell’inflazione. L’organizzatore dei servizi pubblici della GMB, Keir Greenaway, ha dichiarato: “I nostri membri hanno accettato un’offerta che dà priorità ai meno pagati e non dovrebbero dover aspettare oltre per ricevere i loro soldi. Gradiamo il rinnovato impegno a garantire un salario minimo di 15 sterline l’ora, ma le ambizioni e le aspirazioni non pagano le bollette”.
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