Dovrebbe arrivare già nel mese di aprile, al massimo a maggio, l’aumento dello stipendio per insegnanti e Ata: si tratta di un incremento di poco superiore ai 20 euro lordi medi ed è il risultato del recente sì della Funzione Pubblica allo sblocco dei 300 milioni di euro da destinare alle esigue risorse contrattuali per l’aumento delle retribuzioni del personale scolastico, come previsto dall’accordo sottoscritto con i sindacati del 10 novembre scorso. Un via libera che ha portato all’integrazione dell’atto di indirizzo che permetterà di integrare i circa 100 euro lordi medi accordati a dicembre e arrivati negli stipendi di docenti e Ata a cavallo tra il 2022 e il 2023.
Frassinetti ringrazia il ministro: tenace e sensibile
La conferma dell’imminente approdo degli aumenti in busta paga è arrivata dalle parole pronunciate dalla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti (FdI) nel commentare l’avvenuto sblocco dei finanziamenti originariamente destinati agli incentivi per pochi lavoratori.
“L’aumento di 124 euro in più per gli insegnanti è la tangibile dimostrazione della volontà di venire incontro a una categoria sempre vessata dai precedenti governi. Questo è il secondo aumento nel giro di 6 mesi. L’aumento di 23 euro, che si aggiunge ai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio”, ha annunciato Frassinetti.
Anche all’opposizione, ha detto la sottosegretaria, FdI ha sempre sostenuto “che il ruolo dei docenti debba essere valorizzato, perché è a loro che viene affidata la formazione dei nostri giovani. Ringrazio il Ministro Valditara per la sua tenacia e sensibilità sul tema, che ha reso possibile questo grande risultato”.
Sasso: dalla sinistra solo anni di chiacchiere
Anche altri esponenti di Fratelli d’Italia, primo partito del Governo Meloni, hanno utilizzato parole di elogio per l’operazione. “L’aumento di 23 euro, dai 101 già stanziati, scatterà tra aprile e maggio”, ha dichiarato il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Istruzione.
“Questo dimostra l’attenzione della Lega per il mondo della scuola. Dare dignità al ruolo dei docenti, incentivandoli, significa dare una migliore istruzione ai nostri giovani. Vediamo ora quali polemiche, anche violente, e sempre strumentali si solleveranno da sinistra, dopo anni di chiacchiere senza fatti concreti”.
Bucalo: scelta coraggiosa
La senatrice Ella Bucalo (FdI), membro della Commissione Cultura del Senato e responsabile della Scuola del partito, si è soffermata sul “cambio di destinazione deciso da Valditara, e realizzato d’intesa con il ministero dell’economia e della funzione pubblica, che ha permesso di usufruire dei 300 milioni, altrimenti destinati ad altri scopi, che sono andati di fatto ad incrementare il finanziamento contrattuale a tutela dei salari di tutti gli insegnanti e operatori della scuola”: l’operazione è stata giudicata dalla senatrice Bucalo come “una scelta coraggiosa e senza precedenti da parte di un Governo che ha dimostrato la ferma volontà di non scendere a compromessi quando in gioco ci sono i diritti dei lavoratori e degli studenti”.
La responsabile Scuola di FI ha aggiunto che “dal Ministero dell’Istruzione e del Merito” sono arrivati anche “660 milioni per la valorizzazione delle materie Stem. Si tratta di un altro importante tassello per il mondo della scuola che mai come oggi si trova all’attenzione del Governo. Il Ministro Valditara con il suo operato ha dimostrato la capacità del Governo Meloni di trasformare in politiche fattive a sostegno della scuola quelli che erano i punti cardine del programma elettorale”, ha concluso Bucalo.