Le leggi di bilancio degli ultimi anni hanno destinato per l’aumento degli stipendi dei docenti e del personale scolastico tutto, pochissime risorse finanziarie, tanto da garantire al massimo 87 euro medie lorde mensili. Tale cifra sarà aumentata di 12 euro per valorizzare la “dedizione all’insegnamento”, in modo da arrivare alla soglia delle tre cifre. C’è chi reputa questo aumento improponibile e aderirà allo sciopero del prossimo 10 dicembre.
Bisogna sapere che un docente laureato di scuola secondaria di II grado, con un’anzianità tale da trovarsi in classe stipendiale 0, percepisce uno stipendio netto di 1350 euro, mentre in classe stipendiale 21 percepisce uno stipendio netto di 1800 euro e a fine carriera, in classe 35, percepisce 1960 euro. In buona sostanza un docente di scuola secondaria di II grado non supera, anche dopo 40 anni di carriera, i 2000 euro netti di stipendio.
A fare da contraltare agli stipendi bassi dei docenti italiani ci sono fondi accessori importanti che servono per attuare i tanti progetti dei PTOF e i progetti PON di vario tipo. Con l’accordo di ipotesi di contratto MOF 2021/2022, firmata il 22 settembre 2021, sono stati riservati 800.860.000,00 euro per il miglioramento dell’offerta formativa da pagare ai docenti come trattamento economico accessorio.
A tal proposito è utile sapere che le scuole, ogni anno scolastico, ricevono un fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF) per fare progetti, approfondimenti didattici e premiare anche il merito professionale di alcuni docenti.
Ogni anno sulla base di quello che viene stabilito dai contratti collettivi integrativi nazionali si definisce la ripartizione alle scuole dei finanziamenti, stabilendo i fondi dell’istruzione scolastica art.40, comma 4, lettera a) del CCNL scuola 2016-2018, i fondi delle attività complementari di educazione fisica art.40, comma 4, lettera b) del CCNL scuola 2016-2018, funzioni strumentali art.40, comma 4, lettera c) del CCNL scuola 2016-2018, incarichi specifici art.40, comma 4, lettera d) del CCNL scuola 2016-2018, aree a rischio art.40, comma 4, lettera e) del CCNL scuola 2016-2018, ore eccedenti di sostituzione art.40, comma 4, lettera f) del CCNL scuola 2016-2018, valorizzazione del merito dei docenti (Bonus merito) art.40, comma 4, lettera g) del CCNL scuola 2016-2018, comandati art.86 del CCNL scuola 2006/2009.
La somma complessiva delle risorse, come rimodulata per l’anno scolastico 2021/2022, da ripartire tra gli istituti contrattuali previsti dall’art. 40 del CCNL 2016/2018, è di 800.860.000,00 euro. La differenza rispetto all’anno scorso (circa 18 milioni) è stata utilizzata a favore dello stipendio base così come previsto dal CCNL 2018.
C’è chi, ritenendo scandaloso e vergognoso il trattamento economico degli insegnanti, propone provocatoriamente, ma poi non tanto, di utilizzare almeno la metà di questi fondi per destinarli all’aumento stipendiale dei docenti, in modo da ottenere una busta paga più adeguata. Una cosa del genere venne fatta, riducendo il fondo del MOF di 600 milioni di euro, per mettere riparo alla norma che aveva bloccato per un quadriennio la progressione di carriera di tutto il comparto scuola. Ricordiamo che la legge n. 122/2010 aveva previsto che gli anni 2010, 2011, 2012, 2013 non sarebbero dovuti essere considerati validi ai fini della progressione economica stipendiale, successivamente il decreto n. 3 del 14 Gennaio 2011 ha riabilitato l’anno 2010 ai fini della progressione economica e poi, con accordo sindacale il 2011 e il 2012 vennero recuperati proprio grazie ai fondi del MOF.
Adesso c’è chi propone di spostare risorse del MOF sugli stipendi, sostenendo che è meglio avere meno progetti nelle scuole, ma uno stipendio più dignitoso per gli insegnanti.
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