L’Australia cerca maestri, le sue scuole elementari sono a corto di insegnanti maschi. Così come in Italia e un po’ dappertutto in Europa, anche i bambini del grande continente oceanico trascorrono gli anni della scuola elementare sotto la guida di docenti donne. Salari troppo bassi, professione fortemente connotata al femminile, aloni di sospetto che talvolta avvolgono i pochi docenti uomini, che hanno quasi paura di avvicinarsi fisicamente ai propri alunni. Queste, secondo la stampa australiana, i motivi che tengono gli uomini alla larga da questa professione. Ma il governo australiano è deciso ad affrontare il problema: in base a un recente studio, infatti, l’assenza di una figura maschile in questa fascia d’età, nuocerebbe allo sviluppo e all’educazione dei bambini, soprattutto oggi che sono in moltissimi a vivere in famiglie monoparentali, generalmente affidati alle madri. Una prima proposta del governo federale è stata quella di emendare la Sex Discrimination Act, la legge contro la discriminazione sessuale, per concedere un numero maggiore di borse di studio agli uomini che volessero intraprendere la professione di maestro elementare. Il Senato, però, ha per il momento rifiutato la proposta. Dal canto suo, la Commissione per i diritti dell’uomo e per le pari opportunità ha concesso che venissero offerte una tantum una dozzina di borse supplementari agli uomini. Ma solo in sette hanno risposto all’appello.