È tutto pronto per il quarto convegno “Autismi”, organizzato dal Centro Studi Erickson di Trento, che si svolgerà a Rimini da domani a sabato (14 e 15 novembre). Gli iscritti, che sono più di 850, arriveranno da tutta Italia per confrontarsi con esperti di fama internazionale sulle novità emerse dalle più recenti ricerche scientifiche e sulle pratiche più avanzate che vengono proposte nel nostro Paese, ma non solo, alle scuole, ai servizi e alle famiglie.
L’attenzione verso i disturbi dello spettro autistico è in aumento, anche perché il fenomeno è in crescita. In Italia il dato ufficiale reso noto dal ministero della Salute parla di 2,5 casi ogni 1.000 bambini. Si sta diffondendo la consapevolezza di quanto sia importante una diagnosi precoce per favorire un intervento tempestivo. E proprio questi saranno alcuni dei focus affrontati durante il convegno, che si articolerà su 2 sessioni plenarie e 21 workshop di approfondimento, tenuti da più di 60 relatori. Si discuterà anche dell’origine dell’autismo e dell’interazione tra fattori genetici e ambientali nell’insorgenza di questo disturbo.
L’ospite speciale sarà Fred R. Volkmar, professore di psichiatria infantile, pediatria e psicologia alla Yale University di New Haven (Usa). Uno dei più autorevoli studiosi a livello internazionale, che porterà il suo contributo durante la sessione plenaria di sabato pomeriggio parlando dei molteplici e mutevoli volti dell’autismo. È atteso anche Giacomo Vivanti, ricercatore presso La Trobe University di Melbourne e grande conoscitore della vita di persone con autismo, anche per la sua esperienza diretta: ha due fratelli autistici. Le sue relazioni si concentreranno sugli interventi nella prima infanzia ed in particolare sull’eye-tracking, una tecnologia che permette di effettuare un’analisi precisa del focus attentivo del bambino. Venerdì mattina interverrà anche Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, autore del libro “Alla fine qualcosa ci inventeremo” (Mondadori), mentre sabato pomeriggio Giorgia Würth, autrice del libro “L’accarezzatrice” (Mondadori), parlerà di Gioia e della sua esperienza professionale di assistente sessuale in Svizzera.
L’appuntamento – come spiega Dario Ianes, componente della direzione scientifica dell’evento e co-fondatore del Centro Studi Erickson – si pone l’obiettivo di “delineare tutti insieme delle cornici di significato, delle piste di lavoro e delle modalità per “sentire l’altro” così com’è nelle sue peculiarità e modi di essere”.
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