Sabato 2 aprile, come già annunciato in precedenza, sarà la giornata mondiale Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo.
Sono numerose le iniziative al riguardo in tutta Italia provenienti dal mondo della scuola e non. Prima di tutto ricordiamo l’hashtag #sfidAutismo, con cui condividere e partecipare sul web all’evento.
In occasione della giornata, l’Istituto Superiore di Sanità, la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Ricerca Autismo organizzano una tavola rotonda per discutere del ”Dopo di Noi”.
“Dalla diagnosi all’intervento precoce, dalla scuola al terzo settore, le famiglie, si legge in una nota del Bambino Gesu’, denunciano la carenza di professionalità e di opportunità nel prendersi carico delle persone con autismo e il mancato rispetto del loro diritto ad avere pari opportunità educativa e di sviluppo professionale”.
“Le risorse specializzate per la diagnosi e la terapia disponibili sul territorio sono pochissime, spiega Stefano Vicari responsabile dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, soprattutto al sud. Io suggerisco sempre alle famiglie di rivolgersi a centri pubblici altamente qualificati e di diffidare di chi propone metodi di cura risolutivi, specie se a caro prezzo”.
Ricordiamo che lo scorso 4 febbraio, la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge per il supporto delle persone gravemente disabili che non possono più contare su sostegni di tipo familiare. La proposta è ora al vaglio del Senato. La legge prevede la costituzione di un fondo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (90 milioni di euro per il 2016), destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi recanti misure per la tutela e l’assistenza dei disabili gravi.
La stessa Autism Europe, l’associazione europea che si occupa di autismo, ha scelto per il 2016 lo slogan ‘Rispetto, Accettazione, Inclusione’, che richiama direttamente la preoccupazione delle Associazioni di genitori per l’impegno ancora insufficiente da parte dei governi dei Paesi Europei nella presa in carico delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico.
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