Per centrarli gli esperti dell’Ido hanno individuato due azioni: la prima consiste nel trattamento del disturbo autistico un approccio basato sulla motivazione; la seconda azione coinvolge la scuola e i pediatri in percorsi di formazione finalizzati all’individuazione dell’autismo fin dalla più tenera età. “Ciò che è necessario – spiega il direttore dell’Ido Federico Bianchi di Castelbianco – è fare la diagnosi entro i due anni. Prima ci si muove e meglio è – conclude – perchè si riesce ad intervenire quando il disturbo non si è ancora radicato”.
Questi argomenti saranno al centro del convegno “Autismo infantile. La centralità della diagnosi precoce per un progetto terapeutico mirato”, promosso dall’IdO in collaborazione con la Fondazione Telecom ed Edizione Magi e in programma il 12 novembre a Roma presso il Palazzo dei Congressi dalle 8,45 alle ore 17, nell’ambito dell’evento Diregiovani Direfuturo-Il Festival delle giovani idee.
Perché anche i bambini autistici possano “Direfuturo”, l’IdO presenterà al Festival, giunto alla sua terza edizione, i due progetti noti come “Tartaruga”, attivo a Roma dal 2004, e “La centralità della diagnosi precoce nell’autismo infantile”, co-finanziato dalla Fondazione Telecom Italia a marzo 2011.
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