Riuscirà l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica a raggiungere gli obiettivi che la legge finanziaria le assegna ?
I dubbi non mancano, soprattutto dopo aver letto il resoconto di quanto accaduto nella giornata del 17 aprile nella Commissione Istruzione della Camera.
Il dato che più colpisce riguarda l’entità dei finanziamenti: per il 2007 l’Agenzia avrà a disposizione esattamente 1.220.680 euro corrispondente a circa un quarto di quanto percepito complessivamente lo scorso anno dall’INDIRE e dagli IRRE.
In realtà la nascita dell’Agenzia, presentata dal Ministro Fioroni come una misura per sostenere la cultura e la pratica dell’autonomia, si sta rivelando una operazione di mero risparmio: il personale comandato (e cioè “preso in prestito” dalle scuole) sarà ridotto del 50% (la metà del personale attualmente in servizio negli Irre dovrà infatti rientrare a scuola) mentre i fondi per il funzionamento saranno ridotti di quasi 4 milioni di euro.
A rischio saranno soprattutto le attività di formazione on-line che in questi anni sono state realizzate dall’Indire e che hanno consentito, con una spesa relativamente contenuta, di garantire la partecipazione di centinaia di migliaia di operatori scolastici (i corsi hanno coinvolto tutti i profili professionali, dai collaboratori scolastici ai dirigenti).
L’on. Andrea Colasio, relatore di maggioranza in Commissione, nel proporre l’esame del piano di riparto degli stanziamenti del Ministero della Pubblica Istruzione relativo ai contributi previsti per enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, non ha potuto fare altro che segnalare la diminuzione dell’entità dei contributi per la maggior parte degli Enti.
Fa eccezione l’Unione nazionale per la lotta all’analfabetismo per la quale è previsto un aumento di quasi 50 mila euro, pari a circa il 27 per cento.
La Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia riceverà quasi 590 mila euro in meno rispetto allo scorso anno (in pratica il contributo del 2007 sarà pari ad un terzo di quello dello scorso anno).
Il “taglio” dei contributi è comunque generalizzato ed è di poco inferiore al 10% rispetto al fondo del 2006.