Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, difende l’autonomia differenziata, la Legge 86/2024, approvata un mese e mezzo fa e contro la quale in pochi giorni sono state raccolte oltre 600.000 firme per arrivare al referendum abrogativo.
Il titolare del dicastero bianco sembra respingere al mittente le critiche di chi sostiene che la cosiddetta riforma Calderoli rischia di produrre 20 scuole e realtà sanitarie regionali diverse: intervenendo alla Festa della Lega Romagna a Cervia, Valditara ha detto di essere stupito per “il comportamento di Bonaccini che è stato tra i più forti sostenitori dell’autonomia differenziata e invece adesso contesta questo provvedimento del Governo”.
Sulla riforma, l’ex governatore dell’Emilia Romagna solo qualche giorno fa aveva detto che con l’attuazione della legge Calderoli “faremo ridere il mondo perché se c’è una grande infrastruttura pubblica che deve essere unica è quella dell’istruzione, per unire tutto un Paese”.
Nel rispondere a chi sostiene che l’autonomia differenziata rischierebbe di danneggiare le regioni e i territori con meno risorse, Valditara ha detto che il ministero dell’Istruzione e del Merito sta “facendo una serie di riforme importanti: penso al discorso dei Campus che sorgeranno in ogni regione collegando la scuola con i il territorio. Poi abbiamo lanciato Agenda Nord accanto ad Agenda Sud“.
Secondo il responsabile del Mim non vi sono dubbi: “È la prima volta che c’è una visione strategica per il Sud e per il Nord con investimenti che, complessivamente, sono superiori ai 550 milioni di euro”.