E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno la legge 86 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
Nelle intenzioni della maggioranza di Governo la legge si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale, considerando anche le peculiarità delle isole oltre che di assicurare l’unità nazionale mantenendo fermo anche il principio della unità nazionale.
L’articolo 1 della legge richiama anche i diversi principi costituzionali ai quali il provvedimento intende ispirarsi:
- principio di sussidiarietà (le decisioni devono essere prese al livello amministrativo più vicino ai cittadini);
- principio di differenziazione e adeguatezza (le competenze devono essere attribuite tenendo conto delle peculiarità regionali);
- principio di solidarietà (tutti i cittadini devono avere uguali diritti e opportunità, indipendentemente dalla regione in cui vivono).
L’autonomia differenziata permetterà alle Regioni a statuto ordinario di ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Questa autonomia verrà attuata tramite intese tra lo Stato e le singole Regioni.
Le Regioni possono potranno ottenere autonomia in materie che riguardano i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti equamente su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, l’attribuzione di queste funzioni è subordinata alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) per questi diritti, assicurando che ogni cittadino, indipendentemente dalla regione di residenza, possa godere degli stessi standard di servizi.
I LEP costituiscono la soglia minima necessaria per garantire i diritti civili e sociali. Questi livelli sono determinati dalla normativa vigente o tramite specifiche procedure, e devono essere rispettati da tutte le Regioni. Essi rappresentano il nucleo invalicabile per rendere effettivi tali diritti su tutto il territorio nazionale e garantire un’equa allocazione delle risorse.
La legge entrerà in vigore dal prossimo 13 luglio e così da quella data le Regioni potranno iniziare ad operare per arrivare alle intese necessarie per rendere effettivi i principi enunciati nel provvedimento.