Il prossimo 10 giugno a partire dalle ore 9,30 dalla piazza Loreto a via Tocci di Cosenza è indetta una imponente manifestazione contro l’autonomia differenziata, la manifestazione culminerà con un dibattito pubblico su un palco allestito dagli organizzatori. Sono circa 60 le amministrazioni comunali partecipanti, decine e decine le associazioni, nonché i partiti, i giornalisti e i personaggi pubblici che hanno aderito alla manifestazione organizzata dalla CGIL e UIL Cosenza.
Il 5 giugno c’è stata una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla presenza del Segretario Generale della Cgil Cosenza Massimiliano Ianni, del Segretario Generale Cgil Pollino-Sibaritide Giuseppe Guido, del Segretario Generale Uil Cosenza Paolo Cretella, del professore di Diritto Pubblico dell’Unical Walter Nocito e di Teresa Principe, Coordinamento Democrazia Costituzionale. Dalla conferenza stampa si è compresa l’importanza sociale e culturale dell’iniziativa che si rivolge a tutti i cittadini calabresi e del mezzogiorno per sottolineare la grave pericolosità della riforma Calderoli sull’autonomia differenziata.
La spinta riformista del Governo Meloni, pronta ad attuare l’autonomia differenziata e parallelamente la riforma Presidenziale, preoccupa e non poco numerosi intelletuali e tanti docenti delle scuole ma anche del mondo universitario. Abbiamo chiesto al prof. Walter Nocito molto impegnato nel fare conoscere gli aspetti più rischiosi di questa riforma costituzionale. Nocito sostiene: ” La scelta scellerata di applicare in forma spinta e ultra-legem la Autonomia differenziata (scelte di Calderoli, ma anche di Zaia e di Fontana presidenti di Veneto e Lombardia) non solo spaccherà il Paese, ma inevitabilmente creerà un “centralismo regionale” non rispettose del principio costituzionale di autonomia locale (“contro” i comuni e le autonomie territoriali) e dunque contro la vita concreta dei presidi democratici sul territorio (quali sono i Comuni)”.
Il prof. Nocito conclude il suo intervento dicendo: “È evidente, in altri termini, che la destra leghista vuole consolidare la nomenklatura regionale dei “governatori” e dei “partiti del rancore” che praticano in forma spinta il populismo e ambiscono al presidenzialismo ‘sudamericano’, più che al semi-presidenzialismo ‘alla francese'”.
Il Segretario della CGIL di Cosenza ha introdotto la conferenza stampa spiegando: “Se il ddl Calderoli diventasse legge si tratterebbe di un vero e proprio suicidio sociale che metterebbe in discussione la Repubblica stessa. L’allarme è alto, tanto che questa manifestazione nata da Cosenza ha ormai carattere regionale, possiamo dire che il dieci giugno sfilerà in corteo la Calabria”. il Segretario Generale Uil Cosenza Paolo Cretella ha sottolineato che da Cosenza partirà un messaggio chiarissimo: “l’autonomia differenziata non fa male solo al Sud ma all’Italia intera. Con questa manifestazione siamo riusciti a riaprire un canale di comunicazione interrotto e a fare rete”.
L’alternativa è sostenere l’approvazione della Legge d’Iniziativa Popolare “Villone” per la quale si sta spendendo, tra gli altri, il Coordinamento Democrazia Costituzionale. “Non si può più aspettare che i diritti vengano concessi – ha detto la rappresentante del Cdc Principe – li dobbiamo pretendere. Bisogna far capire che cosa si cela dietro l’autonomia differenziata, quali sono i pericoli: la Calabria rischia di morire”.
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