L’autunno caldo annunciato già da tempo dalla Cgil prenderà avvio il prossimo 17 novembre; l’iniziativa non sarà solamente del sindacato di Maurizio Landini ma coinvolgerà anche la Uil di Pierpaolo Bombardieri.
Questo il “piano d’azione”: venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto, di tutto il pubblico impiego e della conoscenza sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale.
Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27.
Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord.
Infine, venerdì 1° dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud.
Ci saranno manifestazioni (cortei, comizi, presidi) in diversi capoluoghi di provincia.
La mobilitazione si propone di indurre il Governo a cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe.
“L’obiettivo – scrive il sindacato di Landini – è sia di sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica sia di chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita”.
L’operazione non piace per nulla all’USB (Unione sindacale di Base) che già da tempo aveva proclamato proprie iniziative di lotta e che ora dice: “L’USB Pubblico Impiego aveva già proclamato dalla fine di settembre lo sciopero generale della categoria proprio per il 17 novembre, prevedendo per l’occasione una grande mobilitazione nazionale a Roma per portare la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici fin sotto le finestre del Governo. La decisione di CGIL e UIL di sovrapporre il loro sciopero generale di pubblico impiego a quello di USB ha l’evidente obbiettivo di utilizzare la benevolenza di gran parte della stampa mainstream nei loro confronti per oscurare lo sciopero e la manifestazione nazionale di USB”.
“Dato che non si fidano poi tanto di riuscirci – aggiunge il sindacato di base – hanno anche collocato nella stessa giornata lo sciopero generale, anche questo nazionale, dei trasporti, per rendere quanto più difficile ed oneroso possibile arrivare a Roma per la manifestazione nazionale di USB”.
Un piccolo “anticipo” della protesta ci sarà il 10 novembre in concomitanza con lo sciopero nazionale del comparto scuola proclamato dalla Fe.N.S.I.R. (Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca).
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