Lo sciopero nazionale organizzato dall’Unione degli Studenti per il diritto allo studio, ad Avellino si arricchisce di ulteriori significati e motivazioni. Prima di tutto la sicurezza dei plessi scolastici e i disagi provocati dal sistema dei trasporti.
Con un piano provinciale mal calibrato sulle esigenze di quanti provengono dai comuni più lontani. Gli studenti avellinesi sentono forte il problema delle carenze nell’edilizia scolastica, specie quelli del liceo scientifico “Mancini”.
“La nostra scuola è ancora divisa in 3 plessi – aggiunge una responsabile Organizzazione dell’Uds locale – ma i finanziamenti stanziati vengono utilizzati male”.
“Abbiamo il diritto di studiare sereni – le un altro coordinatore territoriale Uds – i 100 milioni tolti all’Istruzione devono essere investiti per la nostra sicurezza”.
Infine, una studentessa iscritta all’ultimo anno del liceo classico “Colletta”, responsabile della Comunicazione per l’Uds Avellino, afferma: “Che senso ha controllare se nelle scuole circola droga, se queste potrebbero anche crollarci addosso mentre facciamo lezione”.