Torino è stata sotto l’occhio dei riflettori di cronaca per una situazione drammatica, maltrattamenti su bimbi da parte di insegnanti.
Patrizia Camedda, nostra attenta lettrice, ha realizzato una poesia per ricordare la figura dell’educatore, “il coraggio di educare e dell’educazione al coraggio”. Una sorta di giusto/doveroso riconoscimento per una professione mai sufficientemente riconosciuta e valorizzata.
AVRAI CORAGGIO
Piccola anima di carne rosa
ciglia che ombreggiano
lo sguardo sul futuro
con amore e fiducia
le tue radici ti hanno portato a me
Io, io a volte piango, da sola, la sera
piango lo sgomento e la responsabilità
ti accolgo
piccola anima di carne rosa
non mia ma mia
ti accompagno
ed entri nel mondo
passetti incerti
piccole dita che afferrano
aria e sogni e desideri
ed io per te avrò coraggio
il coraggio di dare un nome
ad ogni parte di vita
che ti si schiude davanti
avrò il coraggio di esserti accanto
in un abbraccio
nelle piccole ore del nostro incontrarci
e se sarò forte
tu camminerai più sicuro
afferrerai il destino
avrai tu
il coraggio di osservare il mondo
di dire si
di dire no
avrai il coraggio
sarai tenace e giusto e gentile
ché la gentilezza è salda
è roccia da cui spiccare tuffi
i tuoi passi
per le strade del mondo
saranno solchi d’aratro
saranno letti per fiumi
saranno gesti d’amore
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