Categorie: Estero

Avviata la procedura per le assunzioni: 25.000 docenti e 7.000 Ata

Il Ministro è stato di parola: nemmeno 24 ore e le sue anticipazioni sulle immissioni in ruolo si sono trasformate in realtà. Il 26 giugno il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha infatti comunicato da “avere avviato la procedura di autorizzazione delle immissioni in ruolo per 32.000 unità complessive: 25.000 docenti e 7.000 appartenenti al personale Ata”.
Una notizia che per i tanti precari della scuola ha un sapore dolce-amaro. Dolce perché si concretizza all’indomani della pubblicazione del decreto legge sulla manovra economica del Governo, tramite cui si prevede di tagliare almeno 150 mila posti in quattro anni: alla luce di questa manovra così impegnativa in pochi speravano nelle assunzioni a titolo definitivo. Ed ora che sono state annunciate sicuramente rappresentano, partendo da questa analisi, una bella notizia.
Meno bella per coloro che, invece, si attendevano (i sindacati in testa) le 60.000 assunzioni fissate nell’ultima Finanziaria del Governo Prodi: il bis, in pratica, delle immissioni in ruolo dell’estate 2007. E da questo punto di vista l’assunzione delle metà del contingente inizialmente previsto va considerata più una sconfitta che una vittoria.
Nel frattempo, come noto, è però cambiata legislatura e Ministro: Mariastella Gelmini prima ha studiato a fondo la situazione, poi è passata ai fatti. Che si sono presto tradotti in tagli e nuove strategie per modernizzare l’intero comparto scuola. Per questo le assunzioni rappresentano la volontà a farsi carico del problema del precariato della scuola: una presa di posizione confermata anche dalla nota con cui viale Trastevere ha annunciato l’avvio della procedura delle immissioni in ruolo.    
Il Ministero dell’Istruzione – spiega la nota ministeriale – ha voluto rispondere in tal modo ai precedenti impegni presi, compatibilmente con la sostenibilità economica disponibile. E’ comunque intendimento del Ministero avviare subito un processo di revisione della formazione iniziale e del reclutamento dei docenti che eviti il riprodursi del precariato”. Una precisazione, quest’ultima, che lascia anche presagire che l’accesso ai ruoli di insegnanti cambierà radicalmente.
Nei prossimi giorni, intanto, gli Uffici scolastici provinciali sono attesi da un tour de force non indifferente: saranno infatti chiamati dai vertici del Miur ad organizzare prima le assunzioni e poi le chiamate per le supplenze annuali. Il tutto entro il 31 agosto (addirittura il 31 luglio le assunzioni) e con parte degli organici delle superiori ancora non definitivi (in attesa dell’esito dei debiti formativi) e quindi oscillanti per il 5-10%.
Alessandro Giuliani

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