Insegnanti ed alunni insieme per sviluppare soluzioni adatte a migliorare la scuola, affrontare questioni concrete, studiare ed arrivare alla realizzazione di un prodotto in grado di affrontare e risolvere il problema iniziale.
Questo è il principio del concorso della Regione Lazio Startupper Academy, condotto da Lazio Innova, soggetto accreditato al MIUR nell’ambito dei “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” che si propone come obiettivo quello di avvicinare gli allievi alla logica dell’imprenditorialità.
Il programma come riporta il sito di Lazioinnova è inserito nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), è finalizzato a stimolare la creatività e la propensione al fare impresa degli studenti.
In particolare, Startupper School Academy 2022-23 è articolato su 3 diversi percorsi: il primo riguarda lo Startupper tra i Banchi di Scuola, uno sull’intelligenza artificiale, uno denominato Scuola_Space@School.
Il secondo riguarda Startupper School Food il terzo invece è chiamato Lazio Contemporaneo per le scuole.
Complessivamente, nelle sue 8 edizioni, Startupper School Academy ha coinvolto ben 1.105 Istituti, 50.353 studenti e 1.930 docenti, con 723 business model e 157 prototipi realizzati su tutto il territorio regionale.
A vincere l’ultima edizione del progetto è stata una scuola di Ceccano una piccola città in Provincia di Frosinone. In particolare a partecipare al concorso è stato il IV liceo scientifico che si è posto come tematica quella di aiutare i contadini a capire la qualità dei terreni su cui seminavano le loro piante. Lavorando per mesi all’idea hanno analizzato il problema di quali sostanze cercare nel terreno trovando dei sensori adeguati (fonte Agenda Digitale), collegandoli con i circuiti elettronici costruendo i prototipi delle sonde da installare nei terreni e poi simulando un progetto finanziario, per analizzare la sostenibilità dell’idea. Infine, lo sviluppo di un’app in grado di analizzare rapidamente un terreno e quindi ad esempio individuare le zone dove coltivare un certo tipo di prodotto. Un percorso di analisi e di realizzazione completo in tutte le sue fasi e necessità.
Tutto questo è stato fatto ovviamente, durante i percorsi del PCTO, l’alternanza scuola lavoro, senza contrapporsi alle altre discipline studiate dagli allievi.
Una esperienza, così riporta l’autore dell’articolo, in cui insegnanti ed alunni hanno lavorato “insieme per cercare e sviluppare soluzioni adatte a migliorare la realtà della scuola frutto di una condivisione culturale e pedagogica”.
Un progetto che aiuta ad avvicinare gli studenti alle logiche che ci sono dietro l’imprenditorialità, imparare ad affrontare questione concrete, partendo da un problema e trovando le soluzioni adatte per risolverlo. Imparare ad analizzare tutte le frasi del processo di applicazione della soluzione individuata, un approccio alla realtà e applicazione concreta del problem solving.
La scuola è fatta dagli studenti, ogni progetto o nuovo approccio didattico che riesca a coinvolgerli e far sentire propria l’attività aldilà del risultato deve essere considerato già un successo.
Perché sentirsi parte integrante di un’attività fuori dagli schemi del programma didattico aumenta l’impegno e la capacità dei ragazzi stessi nel raggiungere gli obiettivi di crescita personale.
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