L’anno scolastico è ormai iniziato da dieci giorni, ma da nord a sud del Paese c’è l’emergenza della mancanza di supplenti.
In alcune scuole le classi sono ancora scoperte e gli orari delle lezioni sono ridotti. La sede provinciale della Gilda Nuoro, denuncia il problema in molte scuole della provincia sarda, con intere classi fatte uscire anticipatamente anche di 2 ore dal normale orario scolastico. A Napoli, ci informa la Gilda insegnanti partenopea, si è creata la situazione paradossale per cui circa 200 supplenti hanno scelto le cattedre ma non hanno trovato le ore disponibili. Problemi anche a Cuneo, Brescia e in molte altre città del nord Italia, dove quasi nessuno ha preso le cattedre accantonate, con il risultato che le lezioni sono ridotte a 4 ore. Abbiamo potuto appurare personalmente che il problema delle lezioni ridotte e della mancanza di alcuni supplenti, c’è anche nella provincia di Reggio Calabria dove ad esempio al Liceo classico Cittanova, ci sono classi che ancora sono senza docente di latino e greco e le attività didattiche sono ridotte. Anche in altre scuole della provincia di Reggio Calabria, non sono stati assegnati spezzoni superiori alle 6 ore settimanali.
Si registrano problemi dello stesso tipo anche in Sicilia, in particolare a Messina e Agrigento. I dirigenti scolastici sono disorientati e spesso non sanno se chiamare i supplenti con le graduatorie d’Istituto o attendere le seconde convocazioni degli uffici scolastici. Inoltre i presidi non sempre sanno se nominare fino all’avente diritto o fino alla fine delle attività didattiche. Quei presidi che stanno nominando i supplenti dalla II e III fascia d’Istituto lo stanno facendo fino all’avente diritto, in quanto queste due fasce sono in fase di aggiornamento e saranno definitive verso la fine del mese d’ottobre.
Infatti per fine ottobre è previsto il valzer delle supplenze, in quanto i docenti neo abilitati che sono passati in coda alla II fascia, dovranno essere chiamati nelle cattedre o spezzoni di cattedra attualmente assegnati con le graduatorie non aggiornate.
Poi a dicembre ci sarà un nuovo giro di ballo, dove con la fase C, chi entrerà in ruolo, potrà optare se lasciare la supplenza annuale e prendere il ruolo.
In buona sostanza questo è un anno particolarmente movimentato, dove a rimetterci sono soprattutto gli studenti che non stanno ricevendo un servizio di qualità.