Il Miur, ad agosto, aveva autorizzato 57.322 posti da stabilizzare, di cui 13.329 per il sostegno. A fine settembre, però, la realtà è un’altra, così come segnala un report della Flc Cgil.
Soltanto 25.105 posti (il 43,8% di quelli disponibili) sono stati coperti con incarichi a tempo indeterminato e, oltretutto, di questi ben 6.433 (il 25% dei posti stabilizzati) sono contratti a tempo determinato, perché coperti da docenti delle graduatorie del concorso regionale (GRME) che svolgono il terzo anno di FIT con un contratto al 31 agosto.
In molte province le GAE e le graduatorie del concorso ordinario del 2016 sono esaurite e le lungaggini dei vari concorsi hanno determinato assenza di candidati.
Il caso del sostegno
La situazione più clamorosa riguarda l’assenza di candidati per i posti sul sostegno.
Il rapporto dei posti in organico per il sostegno in relazione agli alunni con disabilità è passato da 1: 2,08 del 2007/08 a 1: 1,74 del 2018/19.
Aumentano le certificazioni degli studenti ed i posti da coprire, ma manca il personale specializzato.
Le cattedre coperte risultano essere, su 13.329 posti disponibili per insegnanti di sostegno, solo 1.682, il 12,6%, distribuite in maniera disuguale sul territorio italiano:
- Al Nord solo il 4,4 %.
- Al Centro solo il 26,3 %.
- Al Sud solo il 59,6 %.
Le “assunzioni non effettuate” sono 11.647 pari all’87% per mancanza di aspiranti in possesso del titolo. Tra infanzia, primaria e scuola secondaria di 1° e 2° grado abbiamo una elevatissima percentuale di posti coperti da “non specializzati” pari a circa il 75%.