Attualità

Avvio dell’anno con i problemi di sempre; Di Meglio (Gilda): “Si inizierà con 200mila cattedre scoperte”

E così l’anno scolastico si aprirà con i problemi di sempre”: la denuncia arriva da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti che non esita a mettere al primo posto la questione della stabilità degli insegnanti.
Non sappiamo ancora il numero esatto delle immissioni in ruolo ma ci auguriamo che la situazione sia migliorata rispetto agli anni scorsi, dove avevamo superato di gran lunga i 200.000 precari – afferma Di Meglio in video della WEB-TV del suo sindacato – più insegnanti stabili avremo e meglio sarà per i nostri alunni”. 
E, ad una nostra richiesta di fare una previsione, aggiunge: “Non abbiamo ancora i dati ufficiali e definitivi di tutte le regioni, ma possiamo ragionevolmente pensare che, nella migliore delle ipotesi, le cattedre vacanti potranno scendere di qualche migliaio rispetto allo scorso anno, quando erano circa 215mila. Quest’anno credo che saremo intorno ai 200mila posti”.

“L’altro grosso problema – prosegue il coordinatore della Gilda – è legato ai contratti e quindi alle retribuzioni. Abbiamo chiuso con due anni di ritardo, il contratto 19-21 del quale stiamo ancora aspettando la sottoscrizione definitiva.  E’ questione di poco tempo, ma già siamo in forte ritardo per l’apertura del contratto successivo, quello 22-24. Il contratto è triennale e visto che siamo nel 2023 ci siamo mangiati, quasi, i primi due anni”. 

“Ma questi – sottolinea Di Meglio – non sono anni come gli altri, perché già lo scorso anno l’inflazione ha superato il 12%. Quest’anno sembra che la situazione sia un pochino migliorata e si aggira intorno al 7%. Ciò vuol dire che noi in due anni abbiamo avuto un aumento del costo della vita, di 12+7 quindi19, pari quasi al 20%. In pratica ci siamo mangiati quasi 1/5 delle retribuzioni. Quando andiamo a fare la spesa con il nostro stipendio possiamo acquistare 1/5 di prodotti in meno rispetto al 2021. Una perdita enorme per l’economia delle famiglie”. 

Secondo Di Meglio, la prossima finanziaria ci farà capire se davvero il Governo vuole invertire la rotta: “Ci aspettiamo dal Governo l’inserimento nella legge di bilancio delle risorse necessarie per rinnovare il contratto prevedendo come risarcimento economico il minimo sindacale per adeguare l’aumento del costo della vita. Quantomeno, riavere la retribuzione ai livelli degli anni precedenti”.   
Conclude Di Meglio: “La nostra categoria si sta impoverendo, altro che retribuzioni europee!  Spesso i governi ci promettono stipendi adeguati, hanno tante belle parole che sembrano dette col cuore, però rigorosamente, il portafogli sta dall’altra parte”

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Isole minori della Sicilia, online la piattaforma per i rimborsi integrali dei biglietti docenti e ATA pendolari

"È online la piattaforma informatica che consente ai dipendenti pubblici pendolari nelle isole minori siciliane…

02/04/2025

Permessi docenti e personale Ata, possibile fruire anche di quelli retribuiti e che sono previsti da specifiche disposizioni di legge.

Bisogna sapere che per il personale docente non è affatto abrogata la norma prevista dall'art.15…

02/04/2025

Indicazioni nazionali, Valditara: si parte il 1° settembre 2026 con programmi e libri di testo aggiornati, poi ogni scuola farà il suo curricolo d’istituto

I nuovi programmi scolastici, figli delle indicazioni nazionali della scuola primaria introdotte dal ministero dell’Istruzione,…

02/04/2025

Sciopero scuola 4 aprile: protesta contro Nuove Indicazioni Nazionali, mercato delle abilitazioni e rinnovo contratto

Venerdì, 4 aprile, ci sarà un nuovo sciopero del comparto e area istruzione e ricerca…

02/04/2025

Quota gita scolastica pagata qualche ora in ritardo, bimba esclusa. La ds alla madre: “Può accompagnarla in auto”, lei non ci sta

Una questione complessa: la mamma di una bambina di nove anni, iscritta in una scuola…

02/04/2025