Alla fine dell’anno scolastico 2019/2020, dopo oltre tre mesi di lockdown, sono stati partoriti PAI e PIA figli della DaD e passaporto esclusivo per la promozione di tutti gli studenti all’anno scolastico successivo. I nodi arrivano al pettine con l’avvio del nuovo anno scolastico con l’aggiunta del problema dei docenti fragili che non sanno cosa sarà di loro.
Il 14 settembre si dovrebbe partire con le lezioni del nuovo anno scolastico 2020/2021, ma prima, come previsto dall’OM 11 del 16 maggio 2020, ci dovrebbe essere l’avvio del piano individuale dell’apprendimento per gli studenti che sono stati promossi con insufficienze in una o più materie allo scrutinio finale dell’anno scolastico 2019/2020.
Bisogna ricordare che ai sensi dell’art.6, comma 1, dell’OM 11 del 16 maggio 2020, per gli alunni ammessi alla classe successiva tranne che nel passaggio alla prima classe della scuola secondaria di primo grado ovvero alla prima classe della scuola secondaria di secondo grado, in presenza di valutazioni inferiori a sei decimi, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 2, comma 2 del Decreto legislativo i docenti contitolari della classe o il consiglio di classe predispongono un piano di apprendimento individualizzato in cui
sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento da conseguire, ai fini della proficua prosecuzione del processo di apprendimento nella classe successiva, nonché specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Il piano di apprendimento individualizzato (PAI) è allegato al documento di valutazione finale.
I docenti contitolari della classe o il consiglio di classe individuano, altresì, ai sensi del comma 2, dell’art.6 dell’OM 11, le attività didattiche eventualmente non svolte rispetto alle progettazioni di inizio anno e i correlati obiettivi di apprendimento e li inseriscono in una nuova progettazione finalizzata alla definizione di un piano di integrazione degli apprendimenti (PIA).
Bisogna sottolineare che il comma 3 della suddetta Ordinanza Ministeriale definisce le attività relative al piano di integrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato, costituiscono attività didattica ordinaria e hanno inizio a decorrere dal 1° settembre 2020.
In buona sostanza già a partire dal primo settembre 2020 i Dirigenti Scolastici si troveranno a dovere ottemperare ad un’Ordinanza Ministeriale che impone come ordinarietà lo svolgimento del recupero degli apprendimenti dell’anno scolastico 2019/2020, mandando in classe anche i docenti fragili a fare lezione agli studenti in presenza.
Il Contratto Collettivo Nazionale non prevede i corsi di recupero come didattica ordinaria, ma li prevede come attività di insegnamento aggiuntiva e non obbligatoria, eppure la Ministra Azzolina ha deciso in modo unilaterale, con l’introduzione del PAI e PIA, di violare il contratto collettivo nazionale e introdurre un nuovo servizio obbligatorio.
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