La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non approva la fuga in avanti del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha deciso repentinamente di sospendere le lezioni in presenza fino al 30 ottobre causa dell’impennata di contagi degli ultimi due giorni: quella presa dalla giunta campana, ha detto la titolare del MI, “è una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna”.
IL TESTO DELL’ORDINANZA DELLA REGIONE CAMPANIA
Intervista da a Zapping su Rai Radio1, la ministra Azzolina ha parlato di “un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”.
Secondo la responsabile del dicastero di Viale Trastevere c’è bisogno estremo che gli alunni “vadano scuola o c’è il rischio che si assembrino nel pomeriggio. Se si vuole chiudere si selezioni i luoghi dove c’è il pericolo. Cosa faranno domani i giovani studenti campani?”.
La ministra grillina ha anche tenuto a dire che, piuttosto che la scuola, “suscitano più preoccupazione matrimoni e feste”.
E sul problema trasporti affollati ha aggiunto: “gli autobus in media sono riempiti al 55% dagli studenti”: una mezza ammissione che sembra dare ragione ai governatori che chiedono doppi turni a scuola, per le superiori, proprio per sfollare bus e metropolitane.
A stretto giro di posta, è arrivata la risposta del governatore campano alla ministra dell’Istruzione: De Luca ha riportato i dati dell’Unità di crisi, secondo la quale tamponi positivi registrati in Campania sono stati 1.127 su 13.780, pari all’8,1 % rispetto al 7,1 del giorno prima.
“Per quanto riguarda il mondo della scuola – ha continuato il presidente campano – ecco i dati riferiti a Napoli e Caserta: Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti. Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti. Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi. Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti.
Secondo De Luca, “decine di questi contagi sono contatti diretti, e sono stati rintracciati attraverso il contact tracing”: per il governatore, quindi, l’elevato numero di contagi registrato nel mondo della scuola giustifica la chiusura programmata per 15 giorni consecutivi.
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