La frase pronunciata da Giorgia Meloni ieri sera, 29 agosto, a Catania continua a far discutere. “Io sogno una Nazione nella quale tu per essere un buon docente non devi avere la tessera della Cgil, per fare bene il magistrato non devi essere per forza iscritto all’Anm. Sogno una nazione in cui le persone che hanno dovuto abbassare la testa per tanti anni facendo finta che la pensavano in maniera diversa se no sarebbero stati tutti cacciati, possano dire come la pensano e non perdere il posto di lavoro. Io voglio un’Italia normale”, queste le parole della leader di Fratelli d’Italia, attaccate da più parti.
Dopo l’attacco di Carlo Calenda, leader di Azione, e dello stesso sindacato Flc-Cgil, che ha condannato la frase infelice della leader di FdI definendola come “un insulto alla scuola italiana” è arrivato l’affondo dell’ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che si è espressa attraverso un tweet.
“Cara Meloni, io sogno invece una scuola in cui si investa, come abbiamo investito noi. 10mld in un anno. Con il governo Berlusconi, di cui lei era ministro della gioventù, abbiamo vissuto un incubo. 8mld tagliati all’istruzione. La differenza è chiara”, ha affermato Azzolina con sarcasmo, ricordando il passato della Meloni da Ministra della Gioventù dal 2008 al 2011, proprio nel Governo Berlusconi in cui Mariastella Gelmini era Ministra dell’Istruzione.
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