Quest’anno le assunzioni dei docenti precari passeranno anche per una graduatoria per soli titoli, con contratto annuale sino al 31 agosto da tramutare eventualmente in immissione in ruolo al termine di un impegnativo anno di prova. Dalle prime stime sembra che questa procedura, introdotta nell’ultima versione del decreto Sostegni-Bis riguarderà circa 10 mila supplenti. Un’apertura, approvata dalla commissione Bilancio della Camera, che non piace proprio all’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo la quale “è stata approvata una sanatoria”.
“Diamo il giusto nome alle cose, per rispetto delle famiglie che mandano i loro figli a scuola, per rispetto degli studenti e anche per rispetto di chi i concorsi li ha superati”, esclama la grillina schierandosi quindi contro la “graduatoria per titoli che porterà in classe a settembre circa 10 mila docenti ripescati per lo più tra coloro che sono appena stati bocciati ai concorsi”.
Azzolina non nasconde “la delusione per l’evidente disparità di trattamento (ci sono docenti assunti con sanatoria e altri che hanno fatto prove molto selettive). E anche un po’ di preoccupazione perché, a quanto pare, la qualità dell’insegnamento non interessa”.
“Mentre PD e Lega litigano sulla norma in questione – continua l’ex numero uno del Mi -, io mi chiedo se questo fosse davvero ciò che ci aspettavamo dopo tante promesse e grandi annunci sulla scuola da parte del governo. Alla prova dei fatti il principio del merito è finito nel cassetto. E 400 mila giovani, che si sono iscritti al concorso ordinario, sono stati messi all’angolo, ancora una volta”.
Azzolina apprezza, invece, il via libera odierno all’emendamento Casa (M5s), che apre all’assunzione di 11 mila docenti specializzati, preludio alla loro immissione in ruolo nel 2022.
“Ci avevo lavorato moltissimo anche da Ministro. Ma non basta”, dice l’ex titolare del ministero dell’Istruzione.
“Oltre alla tendenza reiterata ad occuparsi solo di sanatorie, cos’altro si sta facendo in vista della ripresa a settembre? Vedo poche idee e molto confuse”, conclude Azzolina.
Il rinnovato testo del decreto Sostegni-Bis approderà nell’Aula della Camera dei Deputati lunedì 12 luglio: nella stessa settimana è previsto il voto definitivo. Poi, il documento passerà al Senato. Per la conversione finale in legge c’è tempo fino al 25 luglio.
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