Politica scolastica

Azzolina e Manfredi ministri, più costi. Esposto Codacons alla Corte dei conti: Mattarella non firmi le nomine

Sdoppiare il Miur, affidando l’Istruzione Lucia Azzolina e l’Università, con la Ricerca, a Gaetano Manfredi, ha un costo non indifferente, che andrà a gravare sulle tasche dei cittadini: è bene che gli addetti alla verifica delle spese pubbliche vadano a fondo su questa decisione presa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A sostenerlo è il Codacons, che annuncia anche per lunedì 30 dicembre un esposto alla Corte dei conti. Inoltre, l’associazione si appella al Capo dello Stato, a cui spetta il via libera finale per procedere alla nomina: Mattarella, dice l’associazione, si rifiuti di firmare il decreto di nomina dei due nuovi ministri, “se la nuova misura non sarà a costo zero per la collettività”.

“Verificare eventuali danni erariali”

“Lo sdoppiamento del Ministero della pubblica istruzione – spiega il presidente Carlo Rienzi -comporterà costi ingenti per i cittadini, poiché porterà ad un trasferimento di compiti e personale, con un aumento non indifferente delle spese in capo alla collettività”.

Abbiamo predisposto, continua il leader del Codacons, “un esposto alla Corte dei conti affinché apra una indagine per verificare eventuali danni erariali”.

Per il Codacons, “sdoppiare il dicastero dell’istruzione è una follia, inutile e costosa, che porterà ad un aumento dei costi della macchina burocratica”.

Per il Miur si spendono già 59 miliardi di euro all’anno

Rienzi ricorda che “oggi il Ministero in questione costa oltre 59 miliardi di euro all’anno, e lo sdoppiamento tra scuola e università deciso dal Premier Conte determinerà un incremento generale dei costi, tra nuove sedi, uffici, personale, senza contare gli stipendi di ministri, dirigenti e capi di gabinetto, che faranno impennare i costi della politica a carico dei cittadini”.

Per questo motivo, L’associazione dei consumatori ha deciso di sollecitare la Corte dei Conti, “affinché verifichi se si configuri uno spreco di pubbliche risorse con conseguente danno erariale”.

Se però si raggiungessero gli obiettivi…

Certamente, la decisione di separare il ministero dell’Istruzione da quello dell’Università e della Ricerca comporta un incremento di spese: ciò non toglie, comunque, che qualora si raggiungessero in questo modo degli obiettivi qualitativamente più alti, lo sdoppiamento sarebbe più che giustificato. Anche in presenza di spese gestionali maggiori.

Senza dimenticare, inoltre, che a fronte di un ministro in più, il Miur ha comunque perso un sottosegretario: Azzolina, infatti, non sarà sostituita. Comportando, quindi, la mancata assegnazione di uno stipendio non indifferente.

 

Alessandro Giuliani

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